Banda dei finti poliziotti di nuovo in azione. Rapinati 168 mila euro a due passeggeri di un taxi a Torpignattara

Ritorna la banda dei finti poliziotti. Che già aveva colpito un tabaccaio a Boccea a febbraio di quest’anno. Oltre che una donna anziana il giorno dell’Immacolata dello scorso dicembre. Ma che aveva puntato anche altre vittime tra la Capitale e l’hinterland nei mesi passati. Questa volta il colpo è stato grosso, con un bottino di ben 168 mila euro. Rapinati a due passeggeri di un taxi che si dirigevano verso Don Bosco. E che stavano transitando per Torpignattara. La tecnica dell’agguato è stata raffinata, perché una Toyota Yaris con sirena, lampeggiante e paletta della Polizia ha affiancato il taxi. Costringendolo ad accostare e a fermarsi per un controllo. A questo punto, i due passeggeri sono stati invitati a scendere. Ma poi uno di loro, che aveva con se’ una valigetta con il denaro, è stato colpito alla nuca con il calcio di una pistola. Una volta in possesso del malloppo, i malviventi si sono dati alla fuga. Facendo perdere le loro tracce.

Ora le Forze dell’Ordine stanno indagando su tutta la vicenda. Per verificare anche se in zona fossero attive telecamere di sorveglianza. E per tentare di identificare i criminali coinvolti nell’aggressione. Ma certamente anche l’ingente quantitativo di soldi trasportati dai passeggeri del taxi aggrediti sarà oggetto di accertamenti. Per una vicenda che presenta ancora molti profili oscuri.

Allarme “finti poliziotti” a Roma: chi sono e come agiscono

La banda che agisce simulando controlli di Polizia

Torna dunque a colpire la famigerata banda dei finti poliziotti. Che tra la fine del 2020 e l’inizio di questo 2021 aveva messo a segno diverse rapina a Roma e provincia. Ultime in ordine di tempo lo scorso mese di marzo a Boccea e Fonte Nuova. Vittime una coppia ed una donna, quest’ultima sorpresa dai tre finti agenti mentre rincasava nel suo appartamento.

Ma la banda anche prima di allora aveva seminato il panico, mettendo a segno diverse rapine. Come per il colpo tentato domenica 21 febbraio. Nel mirino dei banditi un tabaccaio, che si trovò fuori la porta i tre finti agenti arrivati con la scusa di un controllo antidroga. Poi l’inizio dell’incubo, con l’uomo picchiato, spintonato e rinchiuso nel bagno. Messo a soqquadro l’appartamento,  le urla della vittima attirarono però l’attenzione dei vicini. Con i finti poliziotti costretti a fuggire rapidamente a mani vuote.

Una escalation di rapine, visto che i criminali erano entrati in azione per ben due volte nell’arco di poche ore anche il giorno dell’Immacolata (8 dicembre). In un caso al Prenestino. Vittima una donna di 74 anni, residente in via Sanpiero da Bastelica. Qui, forti di un copione già rodato, tre persone si presentarono fuori la porta dell’appartamento dell’anziana. Mostrarono un tesserino e si qualificarono come appartenenti alla polizia. L’anziana però non si fidò della finta placca e dopo aver tempestato di domande i tre agenti riuscì a farli persuadere dai propri intenti criminali. Rapina che era invece riuscita alla banda prima, poco dopo le 13:00 sempre dell’8 dicembre. In quel caso al centro dell’interesse dei tre malviventi una donna di 83 anni residente in via Ruggero Leoncavallo, al Quartiere Africano. Identico il modus operandi. Con i tre finti poliziotti che, dopo aver mostrato i tesserini all’anziana, riuscirono a farla cadere nella loro tela. Una volta guadagnata la fiducia della signora riuscirono infatti ad entrare nell’abitazione per poi derubarla di oro e preziosi e far perdere le proprie tracce.

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