Barillari espulso da M5s: “Non mi sono venduto al Pd”

Barillari Pd

Il Pd, assieme a Roberta Lombardi, può brindare per la cacciata di Barillari dai Cinquestelle. “Arrivata l’espulsione. Sono stato cacciato dal M5S dopo 10 anni di vero attivismo dal basso, oggi sono dichiarato ‘colpevole’ di essere rimasto coerente ai valori e alle promesse fatte ai cittadini, ‘colpevole’ di non essermi mai venduto al Partito Democratico come hanno fatto tanti altri”. Così su Facebook il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari.

Barillari espulso perché non vuole accordi col Pd

Barillari in passato era stato già censurato dal Blog delle Stelle per le sue posizioni oltranziste sui vaccini; di recente la pubblicazione di un sito di ‘controinformazione’ sulla sanità, il cui indirizzo era simile a quello ufficiale della Regione, lo aveva messo in contrasto con il suo stesso gruppo e di nuovo con il blog ufficiale del Movimento. La decisione sulla sua espulsione era stata riservata ai probiviri. “Ora, dai banchi del gruppo misto – conclude Barillari – continuerò con ancora più forza a combattere a fianco dei cittadini, nelle battaglie che i miei colleghi non hanno più il coraggio di fare”.

Lo scontro interno con Roberta Lombardi

La decisione dei Cinquestelle priva il movimento di uno dei personaggi più battaglieri. Barillari era stato anche candidato alla presidenza della regione nel 2013. Hanno pesato probabilmente i dissidi con Roberta Lombardi, la capogruppo più volte indicata come artefice di un’intesa sottobanco col governatore Zingaretti. Poi, la svolta pentastellata fi governo nazionale in direzione Pd non ha fatto altro che acuire le distanze. Resta da capire se ha ragione chi caccia uno come Barillari o i milioni di elettori che nel frattempo hanno abbandonato i Cinquestelle. Intanto, la Lombardi è riuscita così, con l’espulsione di Barillari, a liberarsi di un nemico interno, avendo così meno ostacoli nella sua marcia con il Pd. E meno male che si definivano come i più democratici di tutti.