Baris Boyun, ecco dove viveva il terrorista. Paura tra i vicini di casa

Baris Boyun,

Una task force congiunta di forze dell’ordine italiane e interpol alle 4 di questa mattina, mercoledì 22 maggio, ha fatto irruzione in un appartamento in via Cardinal G. Francesco di Gambara della frazione viterbese di Bagnaia, dove sembra stesse da tempo agli arresti domiciliari e piantonato, il presunto boss della mafia turca Baris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara, che intorno alle 5:30 è stato portato via dagli agenti per essere condotto presumibilmente a Milano.

Il precedente

Boyun, era stato arrestato nell’agosto del 2022 a Rimini, a seguito di un mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti dal governo turco per le accuse di omicidio, minacce, lesioni, associazione a delinquere e violazione sulla legge sul possesso di armi. Al momento del suo arresto, Boyun aveva fortemente rigettato le accuse, sostenendo di essere un perseguitato politico di origini curde, e di aver già chiesto la protezione internazionale all’Italia.

I vicini

Paura tra i vicini di casa che questa mattina hanno visto un dispositivo dell’antiterrorismo davvero notevole. “Pensavamo che fossero venuti a prendere un boss mafioso – racconta una signora – c’erano tre elicotteri e mezzi corazzati ovunque. In tutto ho contato più di 200 uomini”. Bloccate strade e accessi: “Mai vista tanta polizia – dice un giornalaio – tutti armati fino ai denti, sembrava un film di guerra. Poi abbiamo capito che era un’operazione antiterrorismo. Questa è una zona tranquilla, non si era mai vista una roba simile”