Bassetti spariglia le carte: le mascherine? non servono poi così tanto… E il governo non chiarisce

matteo bassetti

Ora è polemica anche sulle mascherine. Dopo i diktat sull’obbligo di portarle, ora si scopre che poi non è che proteggano così tanto. E forse è vero, perché siamo ai primi posti in Europa per contagi e morti. “I vaccini possono salvare la vita. Le mascherine? No. Forse riducono la possibilità di trasmissione, ma non la azzerano. Dopo la fine dell’obbligo purtroppo si vedono scene assurde. Al supermercato, al bar, nei negozi: se entri senza mascherina la gente ti guarda come un fuorilegge, un malvivente. I messaggi sulle mascherine inviati alla gente dalla politica hanno prodotto questi aberranti risultati. Su una cosa siamo i primi in Europa. Sapete quale? Sull’aspetto psichiatrico dell’uso e del non uso delle mascherine”.

Questa la presa di posizione di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova. “Purtroppo chi non si vaccina, anche con Omicron finisce in rianimazione. Una delle signore non vaccinate, ricoverate nello scorso weekend è in gravissime condizioni in terapia intensiva e lotta tra la vita e la morte”, dice l’infettivologo.

E il governo insiste con “raccomadazioni” e “inviti”

Su mascherine e vaccini ci possono essere posizioni diverse, ma sulla “raccomandazione” no. Sembra proprio una stupidaggine sesquipedale. Leggete che dice Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. “Siamo di fronte ad una nuova fase che è possibile grazie a una maggioranza responsabile di cittadini che hanno aderito alla campagna di vaccinazione. Ovviamente, occorre ancora prudenza e senso di responsabilità che i cittadini hanno ampiamente dimostrato in questi due anni. E credo che, per quanto riguarda le mascherine al chiuso, passare da un obbligo ad una raccomandazione significhi dare fiducia agli italiani”. Il giudizio più benevolo che si possa dare su questa trovata del governo è che sia formato da notevoli ottimisti, che però non abbiano contatti con il popolo governato.

Confesercenti al governo: ma fornite indicazioni chiare, piuttosto…

“In attesa del necessario aggiornamento delle regole alla situazione attuale, riteniamo che la proroga a giugno del protocollo vigente sia una soluzione positiva, anche se temporanea. Questo aspetto va esplicitato dai Ministeri competenti con apposita nota che sollecitiamo”. Ad affermarlo è Confesercenti a margine dell’incontro tra Ministero del Lavoro, Associazioni delle imprese e Sindacati dei lavoratori per la valutazione del protocollo di aggiornamento della sicurezza Covid nei luoghi di lavoro. “Durante l’incontro abbiamo evidenziato come il protocollo attuale sia nato in una fase emergenziale, in condizioni diverse da quelle attuali. È quindi necessario aggiornarne alcuni contenuti onde poter fornire alle imprese indicazioni chiare per scongiurare responsabilità in caso di contagi ed a tutela dei lavoratori”, sottolinea.

“Noi abbiamo già chiesto ai nostri associati di invitare i dipendenti ad usare le mascherine, perché vogliamo garantire massima sicurezza e prevenzione a chi lavora, ma le imprese hanno bisogno di disposizioni univoche sull’effettiva cogenza delle regole. Bisogna mantenere tutte le misure che garantiscano efficacemente la sicurezza sui luoghi di lavoro, eliminando quelle ormai superate. Gli imprenditori sono pronti a impegnarsi per fare tutto il necessario per garantire la salute dei lavoratori, ma servono norme chiare e univoche”, conclude Confesercenti.