Basta con il “terrore” di Facebook: fa violare i dati personali e censura chi non gli piace

facebook censura

“La chiusura indiscriminata della pagina Facebook di “Il Primato Nazionale” è inaccettabile. E’ l’ennesima cancellazione di contenuti, anche di natura giornalistica, da parte delle piattaforme digitali, senza interpellare le sedi giudiziarie od ordinistiche. Una violazione dei diritti, costituzionalmente tutelati, di manifestazione del pensiero e di stampa. Ne va della sovranità digitale”. Così il responsabile Innovazione di Fdi, Federico Mollicone. “Proprio mentre scopriamo una violazione dei dati personali su Facebook che ha riguardato il 90% degli italiani, perlopiù nascosta dal colosso digitale – prosegue Mollicone – continuano azioni arbitrarie di questo genere, con una società privata che decide cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Facebook censura giornali regolarmente registrati

Sia ripristinata immediatamente la pagina e intervenga l’Ordine dei Giornalisti a difesa di un periodico regolarmente registrato. La segnalazione sui social network è diventata, ormai, come la ghigliottina all’epoca del Terrore. Presenteremo un’interrogazione al governo per chiedere se non si sia configurata una violazione del diritto di cronaca e se, nei confronti di Facebook, non sia necessario e urgente un intervento di Agcom”. “E’ necessario l’intervento di un arbitro istituzionale – conclude – che intervenga in tempo reale. In Italia può essere una super Agcom, con più mezzi e fondi a disposizioni. Presto presenteremo una proposta di legge per questo. Intervenimmo già a difesa di Giustino, giornalista di Radio Radicale, e interveniamo adesso per gli stessi motivi, a difesa della libertà di manifestazione del pensiero”.

Il social si è fatto rubare i dati di 36 milioni di italiani

Proprio oggi il Garante per la Privacy è intervenuto su Facebook. ”Con riferimento ai dati di circa 36 milioni italiani, compresi in molti casi numeri telefonici e indirizzi mail, disponibili online a seguito di una violazione dei sistemi di Facebook, il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione”.

Interviene il Garante della Privacy

”In caso affermativo, infatti, il numero di telefono potrebbe essere utilizzato per una serie di condotte illecite. Che vanno da chiamate e messaggi indesiderati sino a serie minacce come il cosiddetto Sim swapping, una tecnica di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario. E violare determinate tipologie di servizi online che usano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione. Il Garante avverte chiunque sia entrato in possesso dei dati personali provenienti dalla violazione che il loro eventuale utilizzo, anche per fini positivi, è vietato dalla normativa in materia di privacy. Essendo tali informazioni frutto di un trattamento illecito”.

(Foto Imolaoggi)