Beatrice Bellucci, oggi alle 10 i funerali, attesa la rappresentanza delle giovanili della Roma: l’indagine prosegue

Beatrice Bellucci

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Roma, l’inchiesta sull’incidente che ha spezzato la vita di Beatrice “Bibbi” Bellucci, ventenne dell’Infernetto, entra nel vivo, proprio mentre stanno per iniziare i funerali della giovane, alle 10,00 di stamattina, a cui sarà presente anche una rappresentanza delle giovanile della as Roma.

La Procura di Roma ha disposto una perizia cinematica per accertare la dinamica dello schianto avvenuto il 24 ottobre scorso su via Cristoforo Colombo. L’obiettivo è chiarire a che velocità viaggiavano le auto coinvolte, la posizione precisa dei veicoli e le responsabilità penali di chi era alla guida.
Quel pomeriggio, la Bmw Serie 1 condotta da Luca Domenico Girimonte si è scontrata violentemente con la Mini Cooper guidata da Silvia Piancazzo, amica della vittima. L’urto ha scaraventato la Mini contro un albero: Beatrice è morta sul colpo, mentre Silvia è rimasta gravemente ferita.

La testimonianza mancata e le indagini dei vigili

Gli agenti della Polizia Locale del X Gruppo Mare si sono recati all’ospedale San Camillo per ascoltare Silvia Piancazzo, da poco uscita dal coma farmacologico. Tuttavia, i medici hanno ritenuto che la giovane non fosse ancora in grado di sostenere un interrogatorio. La sua testimonianza sarà fondamentale per ricostruire quei terribili istanti.
Le indagini, intanto, proseguono su più fronti: si lavora per identificare una possibile terza auto coinvolta nella corsa improvvisata sulla Colombo e per acquisire eventuali video che potrebbero documentare la velocità e le manovre dei veicoli in gara.

La perizia: velocità, traiettoria e impatto

Il pubblico ministero Andrea D’Angeli ha affidato l’incarico ai tecnici che dovranno ricostruire con precisione le traiettorie delle auto, il punto esatto di collisione e la velocità tenuta dai conducenti. Alcuni testimoni parlano di 150 chilometri orari, altri arrivano a 200. La perizia dovrà anche determinare se Beatrice abbia perso la vita per l’impatto con l’auto o con l’albero, o per la combinazione dei due urti.
L’obiettivo è fornire una ricostruzione oggettiva basata su dati scientifici, indispensabile per definire le responsabilità penali dei due conducenti, al momento indagati per omicidio stradale.

L’ombra di una “gara” sulla Colombo

Secondo diverse testimonianze, la tragedia potrebbe essere il tragico epilogo di una corsa tra più auto partite da Anzio e dirette verso il centro di Roma. A bordo della seconda Bmw, condotta da un amico di Girimonte, c’erano anche la sua fidanzata e un altro passeggero. Dopo l’impatto, l’uomo si sarebbe allontanato dicendo di non essersi accorto dello schianto. Gli investigatori stanno cercando di stabilire se fosse davvero all’oscuro di quanto accaduto o se abbia tentato di sottrarsi alle proprie responsabilità.

I video e le auto “truccate”

Gli inquirenti sospettano che i ragazzi avessero ripreso la corsa con i cellulari, forse per condividere le immagini sui social. Si cercano dunque filmati amatoriali, anche brevi, che potrebbero fornire elementi decisivi.
Un altro aspetto al vaglio riguarda la possibile modifica dei veicoli: testimoni parlano di “marmitte rumorose e motori potenziati”, indizi di un assetto alterato. Le due auto – la Bmw Serie 1 e la Mini Cooper – sono state sequestrate e verranno sottoposte a perizie meccaniche per verificare eventuali alterazioni.

L’addio a Beatrice

Oggi, nella basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur, si tiene l’ultimo saluto a Beatrice Bellucci. Centinaia di persone, amici, compagni di scuola e colleghi del volley, si sono raccolti per ricordarla. La giovane, studentessa universitaria, era conosciuta per la sua passione per la pallavolo, le vacanze in Sardegna e il suo amore per la Roma.
Il suo sorriso e la sua vitalità sono diventati il simbolo di una generazione che troppo spesso paga con la vita l’imprudenza al volante.

Sicurezza stradale: un’emergenza che continua

Il dramma di Beatrice riaccende l’attenzione su un problema cronico della Capitale: l’eccesso di velocità sulle grandi arterie urbane, come la Colombo, teatro di numerosi incidenti mortali.
Le associazioni per la sicurezza stradale tornano a chiedere più controlli, autovelox attivi e campagne di sensibilizzazione per i giovani. L’obiettivo è cambiare una cultura diffusa che ancora oggi considera la velocità un gioco o una sfida da immortalare sui social.

Una verità da accertare

L’inchiesta prosegue con un solo obiettivo: ricostruire la verità e fare giustizia per Beatrice Bellucci. Le analisi tecniche, le testimonianze e i video potrebbero fornire il quadro definitivo di quella notte di follia.
Solo allora si potrà comprendere fino in fondo come una corsa su quattro ruote si sia trasformata in una tragedia che ha spezzato la vita di una ragazza di vent’anni e sconvolto una comunità intera.