Belve anticipazioni 2 dicembre 2025, ecco gli ospiti della puntata finale

La puntata di Belve del 2 dicembre 2025 arriva con un carico di aspettative che Francesca Fagnani sembra intenzionata a cavalcare fino all’ultimo minuto con i suoi ospiti. È l’ultima serata di questa stagione e la trasmissione sceglie di chiudere con un mosaico di personalità molto diverse tra loro, accomunate da un’unica cosa: la capacità di diventare racconto.

Gli ospiti della puntata finale di Belve

Non servono preamboli per capire il peso degli ospiti convocati in studio. La presenza di Maria De Filippi è la vera scossa della puntata, non tanto perché sia una novità televisiva in sé, ma perché per la prima volta si sottopone davvero alle domande di Fagnani. Niente ruoli ribaltati, nessun gioco di specchi: sarà lei a esporsi, a far scorrere il proprio vissuto professionale e privato senza l’armatura che di solito porta quando parla degli altri. È l’incontro più atteso, quello che promette sfumature che raramente emergono quando a parlare è una delle donne più influenti della tv italiana.

Accanto a lei, un monumento del nostro cinema: Stefania Sandrelli. Una carriera che si allunga attraverso generazioni e trasformazioni culturali, ma soprattutto un modo tutto suo di raccontare la vita, con sincerità e un’ironia che non si possono replicare. È il tipo di ospite che a Belve crea un tempo diverso, più intimo, più umano, a volte sorprendente.

Il tono cambia quando entra Fabio Fognini, figura sportiva che il pubblico conosce per talento, carattere e fragilità. Nel tennis non ha mai fatto sconti, né a se stesso né agli altri, e la Fagnani difficilmente gliene farà. C’è curiosità per capire quale lato mostrerà: il campione, il padre, il marito, l’uomo che affronta il peso della competitività o quello che sa guardarsi indietro con sincerità.

Chiude il cerchio Sabrina Salerno, artista pop che dagli anni Ottanta in avanti ha attraversato mode, successi, cadute e rinascite, portando sempre con sé un rapporto complesso con lo show business e con l’immaginario femminile. La sua voce, spesso meno ascoltata di quanto meriti, trova qui un microfono che non teme la profondità.