Benedetta Tv – C’è già aria di Sanremo. Ruggeri chiude col botto, mentre di Mario Merola non importa più a nessuno

Benedetta Tv

La serata televisiva di ieri è stata, a dir poco, strana per quanto riguarda l’andamento degli ascolti. Rai 1 e Canale 5 pareggiano con i finali di stagione delle rispettive fiction Blackout 2 ed Endless Love (14% e 14.6%). Perde un punto e mezzo la seconda puntata di Stasera Tutto È Possibile rispetto all’esordio e si ferma al 13%. Ieri sera Stefano De Martino e la sua gang si è lasciata andare molto di più in siparietti in napoletano stretto e sono convinto che questo non aiuti molto. Molto bene ha fatto anche Giovanni Floris su La7 con Di Martedì arrivato al 9.5%. Quasi tutti contenti verrebbe da dire.

Peccato che nessuno sia riuscito a raggiungere neanche il 15%. Una causa di questo livellamento verso il basso è certamente la messa in onda in chiaro dei quarti di finale di Coppa Italia su Italia 1. Ieri sera la partita Atalanta – Bologna con la sorprendente vittoria degli emiliani ha totalizzato l’11.5%, ma in numeri assoluti gli spettatori sono stati gli stessi della fiction di Rai 1. Stasera è prevista la sfida Milan – Roma. Staremo a vedere.

Mario Merola: un mito ormai volutamente dimenticato

La rete davvero sconfitta ieri sera è stata Rai 3. Proponeva un documentario dal titolo Il Re di Napoli – Storia e Leggenda di Mario Merola. È andato piuttosto male: 2.3%. Quanto l’ennesima replica de Il Matrimonio del Mio Migliore Amico con Rupert Everett e Julia Roberts su Tv8. Eppure, il documentario meritava un trattamento migliore. È molto meno celebrativo di quello che il titolo lascia intendere. Attraverso le testimonianze più disparate, da Goffredo Fofi a Marisa Laurito, restituisce un ritratto tridimensionale del re della sceneggiata. Con tutte le sue contraddizioni.

Mario Merola - Il re di Napoli
Mario Merola – Il re di Napoli – www.7colli.it

Da questo punto di vista davvero interessanti e preziosi i racconti di Gigi D’Alessio, che di Merola è stato il pianista negli ultimi anni della sua carriera. Ne ha descritto certamente la sua grande presenza scenica, ma anche la sua ignoranza musicale, la ludopatia che ne ha segnato l’esistenza senza però perdere mai il rispetto e l’affetto che si deve a un maestro. Allora come mai un personaggio che alla fine degli anni ’70 era in grado di mobilitare masse di pubblico paragonabili a quelle che seguivano le rockstar internazionali raccoglie oggi così poco successo? Nessuno come Mario Merola ha raccontato l’epopea della migrazione italiana del dopoguerra. Una condizione che è stata spazzata via dagli anni ’80 e con cui, forse soprattutto oggi, non siamo ancora disposti a fare i conti.

Enrico Ruggeri chiude Gli Occhi del Musicista con il record d’ascolti parlando di Sanremo

Dopo STEP su Rai 2 è andata in onda l’ultima puntata de Gli Occhi del Musicista, il programma musicale condotto da Enrico Ruggeri e Flora Canto. Ha totalizzato il 9.1%, cioè il doppio rispetto alle precedenti puntate. Fin dall’inizio, programmaticamente Ruggeri ha annunciato «sarà una puntata un po’ lunga, ma è per abituarvi a quello che succederà la prossima settimana». Tutti i contenuti del programma sono gravitati, infatti, attorno al Festival. Le interviste, gli ospiti musicali anche l’intervento del critico cinematografico Paolo Mereghetti, per una volta in studio, ha riguardato i film che sono stati realizzati con argomento Sanremo. Così i Santi Francesi hanno cantato Maledetta Primavera, Mimmo Locasciulli Buona Fortuna. Lo stesso Ruggeri ha proposto accenni dei brani tratti dalle sue 11 partecipazioni al Festival e ha chiuso con i Decibel featuring MidgeUre con Lettera dal Duca. C’è stato anche un collegamento con Carlo Conti sull’imminente debutto della settantacinquesima edizione.

Gli occhi del musicista
Gli occhi del musicista – www.7colli.it

C’è voglia di Festival, il successo de Gli Occhi del Musicista di ieri lo dimostra. Chissà se la dichiarazione di ieri di Carlo Conti di lasciare pochissimo spazio a numeri di spettacolo extra musicali sia la strada giusta. Ricordiamoci però che Sanremo è ben più di una gara tra cantanti.