Benedetta TV – Gabriele Corsi scappa da Domenica In: Mara Venier resta sola (e nessuno piange)

Alla fine è successo: Gabriele Corsi ha lasciato Domenica In prima ancora di mettere piede in studio. Con una nota diplomatica e infiocchettata, la Rai ha parlato di “impegni incompatibili” con il programma. Tradotto: meglio mille altre cose che dividere la scena con Mara Venier.
Perché questo, ormai, è il vero titolo della soap infinita chiamata Domenica In: una poltrona per uno… ma solo se decide Mara. E se non decidi come dice lei, la poltrona improvvisamente scompare. Puff.

Il comunicato è gentile, il web molto meno
Corsi saluta con eleganza, e la Rai lo ringrazia pubblicamente per la “disponibilità umana e professionale”. Ma sui social la diplomazia si butta dalla finestra: “Qualcuno non ha ancora capito che il tempo delle dive è finito”, scrivono gli utenti con tanto di applausi virtuali. Il bersaglio? Sempre lei: Mara Venier, la conduttrice eterna, la Signora dei pianti televisivi che ogni anno dice addio e poi resta.
Ricordate l’articolo precedente, quello del “lutto” finto e delle lacrime con musica strappacuore? Bene, fate rewind e troverete il prequel perfetto di questa nuova puntata tragicomica. Solo che stavolta a commuoversi non è nessuno.
Gabriele Corsi si sfila con stile da Domenica In
Corsi ha impegni veri, non scuse da copione: conduce su Discovery, è volto fisso dell’Eurovision, ha appena finito Sanremo. Uno che lavora, insomma. Non uno che si piange addosso davanti alla regia per poi restare aggrappato alla poltrona come se fosse l’ultima zattera del Titanic.
E allora sì, meglio declinare l’invito prima di essere “declinato” da qualcun altro. Una scelta intelligente, che gli evita siparietti, sabotaggi e l’inevitabile “tanto doveva durare solo una stagione”.
Intanto Venier rimane sola. O forse no. Ma tanto decide tutto lei
A due mesi dal debutto del 50esimo anniversario, la conduzione resta in bilico. Mara Venier confermata, certo. Ma affiancata da chi? Nek ha detto no, Riccardo Rossi è un’idea, Tommaso Cerno una suggestione.
Ma diciamoci la verità: affiancarla è un eufemismo. Nessuno affianca la Venier. Al massimo si sta seduti vicino, in silenzio, aspettando il proprio turno. Che poi non arriva mai. Chiedere a chi ci ha provato. O a chi, come Gabriele Corsi, ha capito l’antifona prima del disastro.
Il pubblico ha già deciso: Corsi promosso, Venier rimandata a settembre (di nuovo)
Non è bastato il curriculum. Non sono bastati gli ascolti. Non è bastato nemmeno il garbo. Corsi è uscito di scena da signore, come pochi. E sui social è stato incoronato: “Professionale, educato, onesto. Raro nel mondo dello spettacolo”.
Mara invece? Si ritrova ancora una volta al centro della scena. Non per carisma. Ma per assenza di alternative. Come se Domenica In fosse diventata un rifugio e non più una trasmissione. Con un’unica certezza: prima o poi ci dirà che è l’ultima stagione. E poi tornerà. Di nuovo. Come sempre.