Benedetta tv – Gerry Scotti alla fine recupera. Una cosa illuminante successa da Del Debbio

Benedetta tv - Gerry Scotti alla fine recupera: una cosa illuminante successa da Del Debbio

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Ieri sera RaiUno e Canale5 hanno sostanzialmente pareggiato. L’ha spuntata la coppia Bianca Guaccero – Nek di qualche decimale con il 16.2% mentre Gerry Scotti con la finale di Io Canto Senior ha totalizzato il 15.9%. È andata bene anche la cronaca nera su Rete4 con Quarto Grado (8.7%) e Diego Bianchi con Propaganda Live (7.2%)

A Io Canto Senior scompare il clima da crociera e il programma ne guadagna.

Era la finale di Io Canto Senior. I partecipanti erano dodici che si sono sfidati in manche serrate di esibizioni e duetti per arrivare a decretare il vincitore di questa prima edizione. Si è cantato tantissimo e il programma è durato decisamente più del solito terminando dopo l’una. Un’ora in più di Dalla Strada al Palco. Gerry Scotti ha dismesso i panni dell’animatore da crociera, anche perché non c’era tempo di attardarsi sulla vita dei concorrenti e ha indossato quelli a lui più consoni del dj. Il ritmo del programma ne ha guadagnato molto.

C’è da dire che i pezzi scelti per le esibizioni erano tutti potentissimi, arrangiati molto bene e quasi mai scontati. Alla fine ha vinto Alessandro Rea, guardia penitenziaria del carcere di Rebibbia. In studio era accompagnato dalla compagna e dalla madre Elisa vera artefice della partecipazione del figlio (47enne). Rea si è esibito nella maggior parte dei casi con pezzi di Tom Jones con grande efficacia. Si accettano scommesse su quanto tempo passerà prima di rivederlo a Tale & Quale Show

Anche i Gerry piangono

Durante la puntata di ieri sera Gerry Scotti ha mostrato la tenerezza del suo cuore commuovendosi in varie occasioni. Lo ha fatto durante l’incontro tra Alessandro Rea e la madre tra il pubblico. Quando una nipotina a sorpresa è salita sul palco per abbracciare la nonna alla fine della sua esibizione. Quando un brano gli ha ricordato momenti importanti della sua giovinezza e persino quando ha voluto salutare il capo elettricista dello Studio14 di Cologno Monzese in procinto di andare in pensione. Di solito la conduzione di Scotti è scanzonata e molto ironica. Lo è stata anche ieri sera ma, inaspettatamente, con una certa frequenza, qualche lacrimuccia gli è scappata. Sarà un segno dell’età ma forse anche che è giunto il momento per Scotti di uscire dal cliché del “bravo presentatore” nel quale è stato troppo spesso relegato.

Gerry Scotti

A 4 di Sera una lezione su cosa sia la vera politica

Non sono un grande fan di Paolo Del Debbio, non per le sue posizioni ideologiche ma perché lo considero il simbolo di quella modalità di informazione per cui i fatti sono un po’ accessori, quello che conta è la polarizzazione dei suoi ospiti su due fronti opposti e quanto più esprimono le loro opinioni urlando e offendendosi l’un l’altro tanto meglio è per il programma. Questo schema oltre che a Diritto e Rovescio, il conduttore lo perpetua anche nella rubrica quotidiana 4 di Sera su Rete4.

Del Debbio

Così ieri sera per discutere del caso Almasri c’erano in studio da una parte Claudio Bagnasco di Forza Italia e Pietro Senaldi condirettore di Libero, dall’altra Benedetta Scuderi di Alleanza Verdi e Sinistra e Stefano Cappellini vicedirettore di Repubblica. Come al solito urla e caos hanno fatto da padroni soprattutto tra Senaldi e Scuderi. Ma ieri sera c’era anche un altro ospite Claudio Martelli in collegamento da Roma. Ogni volta che ha parlato, magicamente il clima cambiava e si calmava. Dopo ogni suo intervento, tutti sottolineavano quanto avesse ragione. Ad un certo punto addirittura il vicedirettore di Repubblica ha detto «Ci vorrebbe gente come lei al governo!» raccogliendo i consensi di tutti gli altri partecipanti al talk show. Parlare dei fatti, entrare nel merito delle questioni. Una cosa così semplice da risultare quasi impossibile nel giornalismo contemporaneo.

Claudio Martelli

Claudio Martelli è stato un esponente di spicco dell’ultima fase di quella che oggi chiamiamo “prima repubblica”, spazzata via ai tempi di Tangentopoli. Che cosa avevano le sue parole di così magico da riuscire a mettere d’accordo tutti? Nulla. Semplicemente l’ex Ministro della Giustizia interveniva sul merito dei fatti senza perdersi in retroscena e impalcature ideologiche o conseguenze ipotetiche senza fondamento. È un comportamento che l’odierna classe politica e giornalistica ha completamente smarrito. Il risultato è che siamo chiamati sempre e solo a schierarci e veniamo informati sempre peggio.