Benedetta TV – Leopardi resiste all’assalto di Alfonso Signorini mentre Aldo Cazzullo gioca a fare Alberto Angela

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Il finale di Giacomo Leopardi – Il Poeta dell’Infinito su RaiUno smarrisce mezzo milione di telespettatori. Ma riesce comunque, dal punto di vista dello share, a vincere la serata con il 20.5%. Il Grande Fratello le ha provate tutte, innanzitutto con la lunghezza monstre (ha chiuso all’1 e 20), ma si è fermato al 19.8%. In termini di spettatori invece ne ha raccolti un milione in meno.

Grande Fratello, una puntata molto attesa

La puntata di ieri sera del reality si annunciava bollente. Durante la settimana tre partecipanti hanno assunto atteggiamenti che Alfonso Signorini si è visto costretto a stigmatizzare con fermezza. Da una parte la modella brasiliana Helena Prestes e dall’altra Ilaria Galassi Jessica Morlacchi si sono scontrate con insulti pesantissimi e accenni addirittura di aggressione fisica.

Via social e stampa ci sono state dichiarazione da parte di Canale5 che sarebbero stati presi provvedimenti. Il primo è stato l’annullamento del televoto settimanale, che avrebbe garantito l’immunità a uno o più concorrenti in nomination. Visti gli accadimenti non sembrava proprio il caso di premiare qualcuno all’interno della casa. Fin dall’inizio della puntata Signorini ha comunicato che presto si sarebbe saputa la decisione del “Grande Fratello” nei confronti delle concorrenti coinvolte. Lo ha ripetuto più volte. Ma quel “presto” alla fine si è concretizzato attorno alla mezzanotte, dopo che la fiction di RaiUno è terminata. Il motivo della scelta è chiaro. Sperare che un po’ del pubblico di RaiUno si travasasse su Canale5, ma a quell’ora credo che la maggioranza abbia invece deciso di spegnere il televisore. 

Gli espedienti per tirare in lungo le puntate

Per raggiungere questo scopo, appunto, si è dovuto procrastinare molto il pezzo forte della puntata di ieri sera. Si è dovuto, come si dice, “allungare un po’ il brodo”. Per farlo, Alfonso Signorini e i suoi autori sono ricorsi a degli espedienti che non sono così sicuro giovino alla riuscita del programma. Sono state fatte rientrare “Le Monsé”, Maria e sua figlia Perla, il cui litigio con Ilaria Pamela era stato parte centrale dell’ultima puntata.

Si sono riaccapigliate senza aggiungere nulla a quello che avevamo visto, fin troppo, la settimana scorsa. A Stefania Orlando è stato fatto rincontrare l’ex marito Simone, per raccontare la loro storia d’amore e la decisione consensuale di dividersi, pur rimanendo legati da stima e affetto reciproci. Una storia molto più adeguata a Verissimo o, al limite, a C’è Posta Per Te, che al Grande Fratello, anche perché ha poca attinenza con la vita della casa.

Tentativi inutili

Infine, ma più significativamente per l’attuale impostazione del reality, è stata mandata in onda una clip in cui Shaila detta La Gatta, si lamentava del comportamento di Amanda Lecciso in varie occasioni. Rientrati in studio Signorini ha cercato di pungolare le due a un confronto. Quando però Shaila ha rivelato che le immagini mostrate risalivano a molto tempo prima e che erano già state superate dai nuovi accadimenti all’interno della casa, il conduttore si è affrettato a tagliar corto e a cambiare argomento. Quest’ultima dinamica è utilizzata molto spesso, solo che i concorrenti ormai ne sono ben consapevoli. Sempre più frequentemente, infatti, di fronte alle provocazioni di Signorini la persona coinvolta risponde: «Ho capito dove vuoi arrivare, ma io non ci casco».

Un’altra non secondaria conseguenza di questo modo di agire è che quando finalmente si arriva al momento clou, si ha poco tempo per approfondirlo. Come è accaduto ieri sera, quando è stata comunicata la decisione di mettere in nomination per l’eliminazione Jessica, Ilaria ed Helena e la conseguente decisione dell’ex cantante dei Gazosa di abbandonare la casa e il gioco. 

Che fine ha fatto la sfida?

Nel format originale, in ogni puntata, i concorrenti venivano impegnati in una sfida settimanale che dovevano portare a termine. Questo li costringeva ad andare un po’ oltre le preferenze caratteriali che li legano l’un l’altro. Nella puntata settimanale veniva dato molto spazio non tanto all’esito finale, ma al “making of” della sfida, perché nella collaborazione spesso cambiavano le carte in tavola degli equilibri dei rapporti. Questo aspetto è ormai quasi sparito e anche quando presente viene liquidato, come ieri sera, in una breve clip vissuta come “alleggerimento” dopo una lite. Forse recuperare questo aspetto aiuterebbe, e eliminerebbe i conflitti pretestuosi. Per quelli ci sono già i social che se ne occupano in abbondanza.

Una giornata particolare: perché snaturare un format efficace?

Ieri sera ha ottenuto un buon ascolto su La7 il programma condotto da Aldo Cazzullo “Una Giornata Particolare”. Più di un milione e 100mila telespettatori con il 6.3%. Mutuando il titolo da un famoso film di Ettore Scola, il format è arrivato alla 4ª stagione. Per la prima volta però ha tradito la sua natura. Il programma, di solito, identifica appunto una giornata della storia che si è rivelata cruciale o per i personaggi coinvolti o proprio per il valore e il corso della Storia con la S maiuscola.

Nel corso delle edizioni sono state affrontate date davvero memorabili: dall’omicidio di Giulio Cesare alla battaglia di Caporetto, dalla Congiura de i Pazzi, alla caduta di Costantinopoli, dalla distruzione di Pompei ed Ercolano allo sbarco in Normandia. Aldo Cazzullo è un bravo affabulatore e si muove con disinvoltura tra le pieghe degli eventi storici. Riesce sempre a costruire un racconto credibile alternando aspetti leggendari e fatti documentati incontrovertibili. 

Ma quale giornata?

Ieri sera però aprendo appunto la quarta stagione del programma non si è occupato di alcuna giornata in particolare. Capovolgendo il senso del programma ha detto «oggi vi racconterò una giornata ideale in cui percorreremo l’Italia per scoprirne la sua grande bellezza». L’assunto della puntata non è stato neanche male. Cazzullo ha voluto dimostrare che l’Italia è l’unico paese al mondo che si è formato intorno alla bellezza e alla ricchezza delle sue espressioni artistiche e culturali. Concezione acuta e accattivante, ma più confacente a un programma divulgativo come quelli in cui è maestro Alberto Angela. In effetti molte delle cose mostrate nella puntata (soprattutto quando si è occupato di Roma) sono sembrate la riproposizione della affascinante notte raccontata da Angela su RaiUno il 25 dicembre. La forza comunicativa di Cazzullo è quella di ricostruire fatti storici con il gusto dell’indagine e della ricerca tipica del grande giornalista qual è. La divulgazione è un’altra cosa. A ognuno il suo mestiere.