Benedetta TV – Mara Venier, l’addio infinito a Domenica In: ogni anno piange (poi resta)

Ogni anno il programma RAI Domenica In mette in onda la stessa scena: studio in penombra, luci calde, Mara Venier con la voce rotta e il fazzoletto pronto. Ma quest’anno, nella puntata del 18 maggio 2025, il melodramma ha toccato vette mai viste. E no, non per la potenza emotiva, ma per la totale prevedibilità del copione.
“Nicola, ti amo, sei la mia vita. Ricominceremo e torneremo come prima”, ha detto con gli occhi lucidi rivolgendosi al marito Nicola Carraro. Parole che, più che commuovere, sembrano scritte dagli autori di una telenovela del pomeriggio. Mancava solo un sottofondo con La Cura di Battiato, già usata per “Le Stagioni dell’Amore” (altro capolavoro trash, firmato sempre dalla nostra regina del sentimentalismo a orologeria).

Ma la vera chicca arriva quando, dopo aver ringraziato Rai, pubblico, tecnici, cameramen, parrucchieri e forse anche la signora del bar sotto Viale Mazzini, Mara ci regala la perla definitiva: “Chi vivrà, vedrà”. Eccolo lì, il gancio perfetto per la prossima stagione. Perché, diciamolo: il suo “addio” è una tradizione: come il panettone a Natale. Lo tira fuori una volta all’anno e poi lo rimette in freezer.
Tutto perfetto, tutto finto
La ciliegina sulla torta? I videomessaggi. Ranieri, Arbore, Mollica: una sfilata di nomi altisonanti che sembrano pescati da un casting di “C’è posta per te – versione VIP”. Tutti con lo stesso tono, tutti con le stesse parole: “Mara resta, Mara torna, Mara sei unica”.
E noi, poveri spettatori, a chiederci: ma possibile che nessuno riesca a dirle che forse è il momento di fare un passo indietro? Di lasciare spazio a qualcuno che non faccia della commozione un mestiere? E invece no, tutto calibrato, tutto costruito per farci dimenticare che Domenica In è diventato il suo personale salotto di psicodramma.
Jerry Calà e Mara Venier: ex marito + battuta = disagio
Se non bastassero i pianti, ecco arrivare il momento amarcord con Jerry Calà. I due si scambiano battute, allusioni, frecciatine da ex che vogliono far ridere ma finiscono col creare solo imbarazzo. “Eri molto generoso, no?”, dice Mara. “Mi riferisco alle signorine…”. E Jerry che risponde con una risata da osteria: “Sì, lasciavo mance nei ristoranti!”.
Sembrava una scena tagliata da Casa Vianello ma senza la scrittura di Vianello. Un varietà involontario, tra ex che si fanno i dispetti e vecchi aneddoti che nessuno ha chiesto. E la sensazione che, in fondo, anche questo servisse a una cosa sola: tenere Mara al centro. Sempre e comunque.
L’addio infinito di Mara Venier: ogni anno la stessa storia
E così finisce anche questa stagione. Con una conduttrice che piange, ma non lascia mai davvero. Con un pubblico diviso tra affetto e incredulità.
Perché la verità è che Domenica In da tempo non è più un programma. È diventato il diario personale di Mara Venier. E ogni domenica, quel diario ci viene letto ad alta voce, con tanto di sottofondo emozionale e siparietti fuori contesto.
E allora sì, “chi vivrà, vedrà”. Ma intanto, chi guarda già sa come andrà: pianto, pausa, ritorno. Cara “Zia Mara”, ti prego: anche meno.