Benedetta Tv – Neanche Al Bano salva Bella Festa, forse ci vorrebbero gli Oblivion
In una serata piuttosto scarica dal punto di vista delle proposte televisive trionfa Canale5 con la prima semifinale della Supercoppa Italiana in diretta da Riad in Arabia Saudita. Oltre 5milioni e 300mila spettatori hanno seguito il match con uno share del 25.4%. La stessa percentuale che l’ammiraglia Mediaset ha ottenuto la notte del 31 dicembre con Capodanno in Musica. Ma se tre giorni fa la concorrenza della Rai era rappresentata da L’Anno che Verrà, ieri sera Raiuno proponeva il film Qua La Zampa 2. Come si deduce dal titolo si trattava di un sequel che ha come protagonista un cane capace di reincarnarsi (?!). Incredibilmente ha raggiunto il 15.1%, ma sono comunque più di dieci punti in meno di Canale5.
Nonostante questo risultato non ne ha giovato molto il terzo e ultimo appuntamento in prima serata di Don Pierluigi Diaco e della sua banda. Bella Festa ha ottenuto il 5.6% lo stesso ascolto di Zona Bianca, l’approfondimento giornalistico di Giuseppe Brindisi su Rete4. Il dato fa ancora più scalpore se paragonato a quello ottenuto da Italia1 con l’ennesima riproposizione di un classico natalizio Mamma ho Perso l’Aereo. Ha totalizzato l’11.9% più del doppio di RaiDue.
Bella Festa: grandi ospiti, ma piccoli risultati
Il tentativo di aumentare il livello di varietà di un programma che ha nel suo titolo la parola “Festa” c’è stato. Rispetto alla prima trasmissione del 22 dicembre legata alla maratona Telethon, uno sforzo è stato fatto. Ieri sera il parterre degli ospiti era di prim’ordine: c’erano Gabriele Cirilli con il figlio Mattia, Alba Parietti e il figlio Francesco Oppini, Licia Colò e la figlia Liala e Valeria Fabrizi con la figlia Giorgia. In più, ospite d’onore, Albano Carrisi. Anche il corpo di ballo era decisamente più nutrito rispetto alle puntate precedenti. C’era Jupiter (anche lui accompagnato dal figlio si è scoperto a un certo punto) con il compito di fare l’oroscopo per il 2025. Tanta carne al fuoco come si suol dire ma poi il risultato, per essere buoni, lascia a desiderare. Cerchiamo di analizzare come mai tutti questi elementi non hanno funzionato.
Tra improvvisazione e approssimazione c’è una bella differenza
Gli ospiti, a turno, sono stati dimenticati per grandi tratti del programma. Quando sono stati chiamati a partecipare, spesso, sembravano spaesati, in imbarazzo. Diaco ha più volte rivendicato questa situazione «questo programma è così non c’è scaletta, non c’è gobbo è tutta improvvisazione». Eh caro Diaco… se vede. Il corpo di ballo ha partecipato a molti momenti del programma e, ancora una volta, il conduttore ha tenuto a precisare «queste ragazze non sono ballerine professioniste, abbiamo fatto loro un colloquio per partecipare a Bella Ma’, loro non sapevano per cosa e ora si allenano ogni giorno con il nostro coreografo». Eh… di nuovo se vede. Se decidi di fare l’oroscopo e inviti un astrologo come Jupiter poi ci devi credere, dargli importanza. Invece era evidente che a Diaco, quel momento interessasse pochissimo e, tutti i momenti dedicati ai segni dello zodiaco sono stati “buttati via”. L’atteggiamento del conduttore era più o meno questo: «Che segni ce mancano? Vabbè famone un paio dai». Ad un certo punto Jupiter rivela che suo figlio è presente tra il pubblico. Diaco sembra sinceramente sorpreso e chiede che gli venga dato un microfono e domanda «Cosa ti aspetti dal 2025?» il giovane risponde «Di continuare a essere figlio di Jupiter». Risposta quanto mai sibillina di fronte a cui Diaco ha subito cambiato argomento.
Però è stato un momento chiave per capire cosa non va in Bella Festa. Perché i casi sono due: o davvero il conduttore non sapeva della presenza del figlio di Jupiter, oppure lo sapeva ma non aveva concordato che cosa si sarebbero detti in diretta. Non so quale delle due ipotesi sia la più grave ma entrambe sono il segno che scambiare l’approssimazione con l’improvvisazione non porta grandi risultati.
Albano: se un fiume in piena non ha argini l’esito è un’alluvione
La parte centrale del programma è stata dedicata a un recital di Albano. Tutto bene senonché, anche in questo caso, l’artista pugliese è stato lasciato a briglia sciolta. Da istrione e mattatore qual è ha preso il largo alternando canzoni con momenti di sfogo quando non di pura invettiva. Ha avuto parole molto forti contro le guerre in atto, ma proprio perché inaspettate, hanno trovato impreparato Diaco, che ha commentato con poche retoriche banalità, mentre avrebbe potuto cogliere un’occasione forse unica per alzare il livello del programma. Questo vuol dire improvvisare.
In altri casi poi, accenni di Albano avrebbero potuto portare a racconti inediti che invece sono stati lasciati cadere nel vuoto. Come quando il cantante ha detto di voler dedicare una canzone ad Alba Parietti nonostante in passato si fosse sentito tradito da lei. La Parietti ha chiesto a cosa si riferisse, ma mentre Albano stava, un po’ confusamente è vero, raccontando l’aneddoto Diaco è intervenuto dicendo «Bene tu questa canzone la dedichi ad Alba e io la voglio dedicare a Valeria Fabrizi» forse perché si è reso conto che da un po’ troppo tempo l’attrice non era stata più coinvolta nel programma. Per lo spettatore a casa però la sensazione è quella di un’attesa insoddisfatta e di grande confusione. Non certo un grande incentivo per continuare a seguire il programma.
Oblivion: cosa vuol dire saper improvvisare
Mentre su RaiDue si consumava il destino di Bella Festa, sul 9 andava in onda uno spettacolo degli Oblivion: Ti Sfascio Una Canzone. Il quintetto bolognese famoso per la capacità di giocare con i testi e le melodie delle canzoni sarebbe un grande acquisto per il gruppo di Bella Ma’. Il loro stile si sposa perfettamente con il clima oratoriale dei programmi di Pierluigi Diaco e aggiungerebbe quella capacità di improvvisare che a loro manca. Nello spettacolo in onda ieri alcuni segmenti come la Storia della Bibbia in 3 minuti o Tutte le canzoni vincitrici di Sanremo in 5 minuti sarebbero state perfette per la diretta di ieri sera e anche molto accattivanti, perché professionalmente ineccepibili e sbalorditive per il pubblico.
Ma c’è stato un momento in Ti Sfascio Una Canzone che davvero illustra cosa significhi saper improvvisare. Gli Oblivion hanno chiesto qualche informazione a una coppia a caso del pubblico, il lavoro, gli interessi principali e a partire da quei pochi dati hanno costruito, all’impronta, la loro storia d’amore utilizzando temi e testi di canzoni famosissime. Sempre con ironia e divertimento. L’effetto è stato esilarante anche perché i cinque hanno gareggiato a mettesi in difficoltà l’uno con l’altro. Quanto più sei professionalmente preparato e possiedi la materia che stai trattando, in questo caso i testi e le musiche delle canzoni, tanto più l’improvvisazione riesce e diventa spettacolare. Altrimenti è meglio iscriversi alla Corrida.