Benedetta TV – Noos di Alberto Angela incanta l’Italia tra cacio e pepe, lacrime e Spazio

C’è chi la fa a occhio, chi a sentimento, chi con l’acqua della pasta e il cuore leggero. Poi arriva Noos – L’avventura della conoscenza, e trasforma la cacio e pepe in una questione da laboratorio scientifico. Nella puntata del 14 luglio 2025, andata in onda in prima serata su Rai 1, il chimico Dario Bressanini, con il supporto di Alberto Angela, ha messo sotto la lente uno dei piatti più amati della tradizione romana, analizzandone ogni reazione chimica, ogni equilibrio molecolare, ogni minima variazione di temperatura.
Ne è nato un esperimento divulgativo che ha fatto impazzire i social. E no, non solo per la fame.

La cacio e pepe scientifica di Noos prende per la gola l’Italia
Nel segmento dedicato alla sicurezza alimentare e al potere del cibo sulla memoria, la regina indiscussa è stata lei: la cacio e pepe. Non una semplice ricetta, ma un’operazione scientifica, oggetto di un recente studio.
Bressanini ha spiegato la complessa emulsione tra acqua e grassi del formaggio, il ruolo del pepe nel liberare aromi attraverso la piperina e l’importanza millimetrica della temperatura per evitare la tanto temuta “palla di formaggio”.
Alberto Angela, con la sua consueta calma magnetica, ha accompagnato l’esperimento come un conduttore d’orchestra.
I social reagiscono con amore, fame e sarcasmo
Nemmeno il tempo di dire “pecorino” che X (ex Twitter) si è popolato di reazioni. Ironiche, affamate, filosofiche. “La fisica della cacio e pepe: orgasmo cerebrale e culinario”, scrive un utente. Un altro confessa: “Mi avete fatto venire una voglia matta alle 22:00”.
Ma non manca chi storce il naso: “No, la cacio e pepe si fa a sentimento. I chimici tedeschi anche no”. E ancora: “Madò, tutta ‘sta fatica per una pasta?”. Poi c’è chi trova la morale: “Morale della puntata? La cacio e pepe allunga la vita e previene l’Alzheimer”.
Tra meme, cuoricini e gif da urlo, il piatto romano si è trasformato in un caso nazionale. Una volta tanto, scienza e tradizione si sono parlate nella stessa lingua: quella della pasta perfetta.
La terapia CAR‑T commuove l’Italia
Ma il cuore della serata è stato tutt’altro che leggero. L’intenso reportage sulla terapia CAR‑T, una nuova arma della medicina per combattere il Neuroblastoma, ha lasciato il segno. Con la testimonianza di Matteo, bambino guarito grazie a questa innovativa cura, e le parole del professor Franco Locatelli del Bambino Gesù di Roma, il racconto si è trasformato in una narrazione di speranza e rinascita.
Le reazioni social? Da pelle d’oca.
E per chiudere in bellezza, Samantha Cristoforetti, accanto all’astrofisica Edwige Pezzulli, ha riportato tutti tra le stelle. Dialoghi sullo Spazio, sogni grandi e occhi lucidi. “Un faro per l’umanità”, scrivono i fan. E stavolta hanno proprio ragione.