Benedetta TV – Raz Degan a Belve ammutolisce la Fagnani: “A letto pratico il Brahmacharya”

Questa sera, martedì 20 maggio 2025, su Rai 2 va in onda una puntata di Belve che promette scintille. Ospite di Francesca Fagnani c’è Raz Degan. E già solo il trailer ha fatto tremare mezzo internet. Il resto – lo scopriremo – potrebbe diventare televisione di culto.
Raz Degan e quel “AH” della Fagnani che ha fatto il giro del web
Tra i momenti più discussi c’è il passaggio sulla pratica del Brahmacharya. Tutto inizia quasi con dolcezza. Raz parla di Brahmacharya, e Francesca Fagnani sembra starci dentro. “Ho praticato Brahmacharya,” dice lui, “significa coltivare l’energia sessuale. Non buttarla fuori.” Lei lo guarda, annuisce, incalza: “Quindi non fare sesso?”

Fin qui sembra reggere. Ma poi arriva la bomba. Degan risponde con disarmante semplicità: “No, fai sesso… ma non eiaculi.”
Silenzio. Lei si blocca. Lo sguardo fisso. Il cervello in buffering. Poi esce solo un sonoro, confusissimo, ormai virale: “AH.” Quel “AH” che sa di resa, di stupore, di “non so più dove sono finita”.
Lei cerca di recuperare l’equilibrio, lui sorride sornione, quasi divertito. Entrambi ridono per sciogliere l’imbarazzo. “La batteria dura di più”, incalza Degan. Ma la Fagnani, che su questi inciampi ci costruisce le scene migliori, non si perde. Rientra con una battuta secca, perfetta: “Ma quanto è contento?!”
Non è genio. È mestiere. Sa quando lasciare andare il trash e quando riprenderlo per i capelli prima che diventi scadente. Qui lo fa con una battuta semplice, ma chirurgica. E salva una scena che con chiunque altro sarebbe finita nel cringe.
Paola Barale, amore e gossip: Raz Degan mette i puntini sulle “i”
Non c’è solo misticismo. C’è anche il cuore. Quando si parla di Paola Barale, Raz Degan si fa serio. “È stata una storia vera. Quattordici anni profondi, sinceri.” Poi arriva il ricordo amaro del 2001: il blitz antidroga all’Isola d’Elba. “Era tutto inventato. Solo fango, solo gossip. Nessuna verità.” Degan respinge ogni accusa e denuncia un attacco mediatico senza fondamento.
Impossibile non affrontare il suo viaggio con l’Ayahuasca. Niente pose da sciamano, solo parole nitide: “È una medicina. Ti apre. Ma ti fa anche vedere tutto ciò che eviti. Se hai l’inferno dentro, ti ci porta.”
“Sono solo fatti miei”: lo spot cult e la fuga dalla fama
Infine, si torna agli anni ’90. A quello spot iconico che lo rese celebre: “Sono solo fatti miei”. Una frase che per lui è diventata un’etichetta difficile da scrollarsi. “La notorietà arrivò tutta insieme. Era troppo. Ovunque andassi, c’ero io.” Un successo ingombrante, vissuto come una gabbia dorata da cui, oggi, si è finalmente liberato.
Del resto, a Belve entri per un’intervista e ne esci come dopo una seduta di psicanalisi… fatta in diretta nazionale, davanti a un milione di spettatori, ma son “dettagli”.