Benedetta Tv – Un Signorini febbricitante non aiuta il GF. La regina di Tik Tok Emma Galeotti sbarca su RaiPlay

Un Passo Dal Cielo 8 ieri ha vinto comodamente la serata con il 21.6% di share e quasi 4 milioni di telespettatori. Su Canale 5 Il Grande Fratello ne convince meno della metà e si ferma al 15.3%. In terza posizione si classifica Rai 3 con Splendida Cornice, con oltre un milione di spettatori e il 6.9%. La rubrica ha battuto sia i talk show di Retequattro e La7 che Harry Potter su Italia1. Tra le cose più belle della puntata una divertita e divertente intervista con Serena Rossi nella quale sia l’attrice che Geppi Cucciari hanno dato il meglio di sé.
Alfonso Signorini con la febbre confeziona un puntata confusa e poco avvincente
Davvero due anni di pandemia non ci hanno insegnato nulla. Neppure gli accorgimenti più basilari per proteggere noi stessi e gli altri in situazioni contagiose. Alfonso Signorini, nel cominciare la puntata del GF, ha confessato di avere la febbre alta, ma che “eroicamente” aveva deciso di condurre comunque. Non c’è nulla di eroico anzi, visto il suo ruolo, in cui doveva avere contatti con ospiti e cast sarebbe stato meglio rimanesse a casa. Vedremo se e quanti saranno presenti nella puntata di lunedì prossimo. Al di là di questa osservazione di civiltà, Signorini ha presentato probabilmente imbottito di paracetamolo (c’è da sperarlo altrimenti sarebbe stato ulteriormente irresponsabile) il che inevitabilmente porta a conseguenze. Era visibilmente confuso. Sbagliava i nomi dei concorrenti e degli ospiti in studio, apriva discorsi e li lasciava in sospeso, fraintendeva i dialoghi con gli inquilini della casa creando, a volte, situazioni imbarazzanti che sono sfociate in comicità involontaria. Come quando durante le nomination Helena stava dicendo «Ho visto benissimo che…» Signorini l’ha prontamente interrotta chiedendole «Helena come hai fatto a vedere Verissimo?» dopo un minimo di smarrimento le cose si sono chiarite ma si è sentita la mancanza di qualcuno che dicesse a Signorini “Ma che Alfo’ davero davero?”


Un supplente avrebbe potuto dare una scossa a un’edizione un po’ stantia
Visto l’andamento poco esaltante degli ascolti di quest’anno, è un peccato che non si sia pensato di fare riposare Signorini e di affidare la conduzione a qualcun altro anche solo per una puntata. Si poteva pescare nel cast. Vedere, per esempio, Cesara Buonamici, misurarsi con i capricci degli inquilini non solo come opinionista sarebbe molto interessante. Oppure pescare dal vasto parco di conduttori che ha Mediaset. Michelle Hunziker, Gerry Scotti, Federica Panicucci, o addirittura scelte più ardite come Paolo Bonolis o Maria De Filippi. Era un’occasione unica su cui poter montare anche un bel caso mediatico. Invece niente. Peccato, anche per gli ascolti.
Ti Lovvo: anche la generazione Z parla d’amore
Da qualche giorno è disponibile su RaiPlay una nuova rubrica: Ti Lovvo – Sopravvivere all’amore con Stile. È condotta da Emma Galeotti giovane TiKToker con un grande seguito sul web. Galeotti è assurta agli onori della cronaca quando, durante la campagna elettorale, pubblicò un reel diventato virale con cui stigmatizzava i politici che erano sbarcati sulla piattaforma cinese con lo scopo di prendere voti, dimostrando di non avere alcuna contezza del media in cui avevano deciso di entrare e parlando ai “giovani” in modo paternalistico.
Due anni dopo è lei che decide di provare a misurarsi con la tv generalista. La rubrica come è facile desumere dal titolo, parla d’amore ed è costituita da tre parti. Una “voxpopuli” in cui la conduttrice intervista persone per strada sul tema caratterizzante la puntata e due momenti di intervista con un ospite. Uno sul tema in generale e un secondo in cui l’ospite viene invitato a reagire su una serie di situazioni concrete che esemplificano l’argomento della puntata. Come a suggerire come cavarsela o “sopravvivere” di fronte alle “pene d’amore”. Galeotti è spigliata e simpatica. Ha un po’ il vizio di parlare a “mitraglietta” tipico di chi è abituato a lottare contro il tempo che sul web (o in radio) è fondamentale, ma sono certo che con il passare delle puntate migliorerà.
Cambiano i nomi e le definizioni, ma alla fine i drammi d’amore sono sempre gli stessi o quasi
In quasi tutte le puntate (8 per questa prima serie) gli ospiti sono dei “content creator”. Definizione che più vaga non si può, visto che comprende dagli appassionati di videogiochi che suggeriscono strategie per superare i livelli, alle ragazzine che si mettono in mostra per raggranellare qualche soldo su Only Fans. L’unica caratteristica comune per la maggior parte di questo universo è quello di appartenere alla generazione Z, che come per tutte quelle che l’hanno preceduta, si distingue per un linguaggio e un modo di esprimersi peculiare. Detto questo non è che siccome invece che dire “relazione” dici “ship” o invece che “cotta” “crush” le dinamiche delle relazioni affettive cambino. L’impressione che si ha è che sia che si parli di “gelosia” o di “strategie di conquista” anche in questo millennio abbiamo a che fare con gli stessi tormenti di sempre. A meno che accada qualcosa di imprevisto.
Ti Lovvo: la puntata con Artem un improvviso cambio di categoria o come si direbbe oggi uno shift
Nella quarta puntata di TiLovvo l’ospite non è un influencer, ma l’attore di Mare Fuori Artem. Nella fiction interpreta il ruolo di Pino ‘o Pazzo, ma nella puntata dimostra una profondità e una diversità rispetto agli altri ospiti delle puntate davvero sorprendenti. Un po’ come quando dopo una sequenza di canzoni di Elodie, Annalisa, The Kolors, arriva un brano di Ivano Fossati. Il tema della puntata è la domanda “l’amore è una cosa seria?”. Nella prima parte dell’intervista Artem usa parole come “sacrificio” e “responsabilità” che fanno un po’ vacillare Galeotti. Infatti cerca subito di passare oltre, alla parte “istruzioni per l’uso”.
Di fronte alle situazioni che gli vengono poste davanti Artem prende le distanze, le definisce stupidaggini. Tipo arrabbiarsi perché il partner guarda una puntata in più di una serie senza dirlo, che oggi sembra davvero un’offesa inaccettabile. Sulle prime la conduttrice cerca di riportarlo al gioco ma poi capisce che deve fare un salto di livello. Cominciano a parlare di cosa significhi amare davvero e ne escono delle cose davvero interessanti e nuove. Artem ad un certo punto dice «Amare significa desiderare che l’altro brilli e deve essere reciproco». Quanti superamenti di stereotipi e modelli novecenteschi ci sono in questa semplice frase. Come sempre il valore aggiunto lo dà lo spessore dell’intervistato e non la sua appartenenza generazionale.