Bengalese falsificava permessi di soggiorno e documenti per gli immigrati

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Aveva messo in piedi un’attività illegale su vasta scala, specializzata nella contraffazione di documenti per consentire ai cittadini stranieri di ottenere il permesso di soggiorno. Un 42enne, di nazionalità bengalese, rintracciato e denunciato dalla Polizia Locale di Roma Capitale, I Gruppo Centro, a seguito di un’attività di indagine sul falso documentale coordinata dalla Procura della Repubblica. Diverse le accuse nei suoi confronti, dal falso materiale alla truffa. Altre due persone sono state denunciate per concorso nei reati contestati, una cinquantina i clienti individuati.

Il bengalese aveva messo su un’attività redditizia

K.M.R.K., servendosi di alcune agenzie di servizi e consulenza da lui gestite, rilasciava documenti e contratti di affitto contraffatti a cittadini di varie nazionalità. Permettendo così di ottenere un regolare permesso di soggiorno, sulla base di residenze anagrafiche fittizie, rendendoli di fatto irreperibili. Le indagini sono scattate a marzo di quest’anno, quando un’impiegata dell’anagrafe del I Municipio, di fronte alla richiesta di residenza di due cittadini di nazionalità irachena, si è accorta di alcune anomalie sui documenti da loro esibiti.

Sequestrato materiale che serviva alle contraffazioni

Ricevuta la segnalazione del fatto, gli agenti di via del Falco, diretti da Donatella Scafati, hanno dato immediatamente avvio all’indagine. Seguita dall’esecuzione di perquisizioni presso l’abitazione e negli uffici dell’indagato, dislocati in zona Prati e nelle aree circostanti la stazione Termini. Che hanno permesso di acquisire una notevole quantità di materiale, tutto posto sotto sequestro. Da computer ad apparecchiature informatiche e documenti vari legati all’attività illecita.

Gli immigrati risiedevano in case con contratti fasulli

In uno dei casi scoperti dagli operanti, alcuni cittadini stranieri risultavano risiedere in un appartamento nel quartiere Prati. Il tutto all’insaputa dei legittimi intestatari, ai quali era stata perfino cancellata la residenza anagrafica in modo fraudolento, per consentire alle persone richiedenti di ottenere la residenza. Altre irregolarità poste in essere dall’uomo riguardavano la falsificazione di contratti di locazione. I proprietari di immobili, con regolari inquilini, si vedevano inserite delle clausole, a loro insaputa, che permettevano il subentro di altri individui.

Una cinquantina e più finora gli immigrati illegali scoperti

Quanto rinvenuto è tuttora oggetto di verifiche da parte dei caschi bianchi. Col fine di accertare ulteriori responsabilità del titolare delle agenzie e di altre persone  nelle attività illegali messe in atto in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al momento sono oltre una cinquantina i cittadini stranieri, alcuni già denunciati, individuati tra coloro che si sono avvalsi dei servizi offerti dal 42enne. Ma questo numero sarebbe destinato ad aumentare. Nei loro confronti è partita la segnalazione all’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma.