Beppe Grillo faccia un altro video di scuse per Ciro

Ciro grillo

Chissà se il giudice che deve decidere se far processare Ciro Grillo e i suoi amici accusati di stupro deve pensarci ancora un po’. Perché su una sola cosa è difficile dare torto al padrone-fondatore dei Cinquestelle: questa storia sta andando avanti da troppo tempo. Sembrava sparita dai radar.

Poi, quel video improvvido di Beppe Grillo ha risvegliato l’attenzione generale. E adesso si deve stabilire che fare di quella “pratica”.

Un nuovo video per Ciro Grillo

E non pare esservi dubbio che a decidere dovrà essere un tribunale. Perché l’archiviazione – di fronte a quello che emerge – scatenerebbe un uragano di polemiche. E se è vero che il diritto non lo si esercita con le pressioni esterne, impressiona comunque quel che viene fuori ogni giorno.

Lasciamo stare la sciocchezza di Grillo senior sul tempo intercorso tra lo stupro presunto e la denuncia della vittima. La cosa che a me appare più grave è un’altra. L’insistenza sull’ubriachezza della ragazza.

Come se approfittare dello stato in cui si trova una donna possa essere considerato un’attenuante e non un’aggravante. Quei ragazzi hanno confessato – pare – di aver fatto sesso con la loro coetanea. E pensano di attenuare le loro responsabilità per una bottiglia di vodka che lei si sarebbe scolata.

Approfittare di un corpo indebolito dall’alcool

Cioè, non sarebbero stati loro – si difendono così – ad ubriacarla. E che cosa cambia, bisognerebbe chiedere loro. Approfittare di un corpo debole perché stordito dall’alcool non è ancora peggio?

Qui sta una delle questioni principali del caso che coinvolge Ciro Grillo. Il corpo da possedere a prescindere dal consenso della donna, della sua capacità o meno di intendere e di volere.

Dovrebbe farne un altro di video, Beppe Grillo, per scusarsi per la clamorosa sottovalutazione di quello che è accaduto, altro che divertimento tra ragazzi. E pensare che uno così ha promesso la rivoluzione agli italiani, c’è da tremare se dovesse andare ancora avanti. La cultura della barbarie finisce in stupro. Questa è la vergogna. E così termina malamente una storia politica.