Berlusconi dimesso dal San Raffaele. Fake news sulla testimonianza al processo: non era prevista

Berlusconi San Raffaele

Silvio Berlusconi ha lasciato alle 13:43 in auto l’ospedale San Raffaele, dove era ricoverato da lunedì scorso per controlli ritenuti di routine, accompagnato dalla compagna Marta Fascina.

Berlusconi al San Raffaele: non era prevista la presenza al processo di Bari

L’ex premier, apparso sorridente e con indosso un cappotto scuro, con un accenno della mano ha salutato cronisti e curiosi che lo attendevano all’esterno della struttura sanitaria. Intanto, l’Avvocato Federico Cecconi ha smentito le indiscrezioni per cui il ricovero del Cav al San Raffaele di Milano sarebbe stato prolungato per evitare la sua presenza a Bari davanti ai giudici per il processo escort: “La sua presenza non era prevista, il suo esame da imputato era stato calendarizzato in un primo momento a gennaio, ma poi rinviato e ancora non e’ stata fissata una nuova data. Prima di lui devono essere sentiti i testi”.

In visita all’ex premier, nei giorni scorso sono andati prima il fratello Paolo, mentre ieri si è recato a visitarlo il figlio Luigi.

La famiglia del Cav in soccorso dei conti in rosso di Forza Italia

E a proposito di politica e della famiglia Berlusconi, ancora una volta i figli del Cavaliere sono andati in soccorso dei conti in passivo del partito,con un contributo complessivo di 300 mila euro solo nel febbraio scorso a cui bisogna aggiungere i 100 mila euro versati dal fratello dell’ex premier, Paolo, più un assegno della identica cifra ‘staccato’ dalla ‘Finanziaria d’investimento Fininveste spa’ con sede a Roma, in Largo del Nazareno. Tutte somme donate tra il 23 e il 28 dello stesso mese. La storia si ripete. Quando a salvare le finanze non ci pensa il fondatore – dal 2014 il Cav ha sborsato di tasca propria quasi 100 milioni di euro – intervengono le sue aziende, gli amici più cari, i familiari. Spulciando l’elenco di 9 pagine aggiornato delle ‘prestazioni’ e ‘altre forme di sostegno’ percepite nel 2023 e visionato dall’Adnkronos, si scopre che i figli del leader forzista Marina, Eleonora e Luigi hanno donato 100 mila euro a testa. Stavolta mancano all’appello Barbara e Piersilvio. Nel 2022 erano arrivati in aiuto, per la prima volta tutti insieme, i cinque figli del presidente di Fi, sempre con 100mila euro ciascuno per un totale di mezzo milione di euro nel mese di agosto. Un vero e proprio tesoretto, in tempi di magra post abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ma soprattutto plastica rappresentazione di quanta parte ormai la ‘prole’ del Cavaliere (rimasto, di fatto, l’unico proprietario della sua creatura politica) abbia all’interno del partito, a cominciare dalla gestione delle finanze. Pure il Biscione aveva contribuito alla causa il 2 agosto di un anno fa con 50 mila euro e appena due mesi prima, il 14 giugno, aveva ‘sganciato’ altrettanto, confermandosi il principale finanziatore azzurro. Sempre Fininvest, un anno fa, l’11 febbraio, aveva dato 100 mila euro, idem nel 2020, il 3 febbraio, e nel 2019, il 15 luglio. Per un totale, ad oggi, di 500 mila euro