Bidello in manette: è accusato di aver stuprato una ragazzina di una scuola dell’Eur

bidello

Gli agenti del commissariato Colombo hanno arrestato un bidello per aver commesso violenza sessuale su una ragazzina della scuola in cui prestava servizio. L’uomo ha 62 anni e l’inchiesta era partita nel settembre 2020.

Secondo quanto si apprende, l’ordinanza cautelare della misura degli arresti domiciliari è stata eseguita ieri ed è stata disposta il 16 aprile scorso dal Tribunale di Roma, ufficio del giudice per le indagini preliminari. Il 62enne è un collaboratore scolastico e deve rispondere di violenza sessuale su minore, con l’aggravante di aver commesso il reato all’interno di un istituto di istruzione, con abuso dei poteri.

Il bidello accusato per due episodi distinti

I gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato sono emersi dalla denuncia presentata nel settembre del 2020 dal dirigente scolastico dell’istituto frequentato dalla vittima. Nonché dalle dichiarazioni rese da quest’ultima, ancora minorenne, dalla testimonianza resa da una insegnante e da compagno di classe.

In particolare, sono due gli episodi denunciati dalla minore: il primo quando il 62enne, trovandosi da solo con la ragazza l’aveva costretta a subire atti sessuali consistenti nel toccarle il seno mentre, il secondo, quando l’uomo, avvicinandosi con il corpo alla ragazza aveva “strusciato” la propria pancia sull’addome e sul bacino della stessa toccandole le parti intime con la mano.

Il precedente dell’insegnante dell’Istituto Massimo dell’Eur

Nel 2018, un altro caso eclatante di abusi sessuali a Roma coinvolse un insospettabile docente di 53 anni.  Un caso choc che aveva in quel caso come scenario l’Istituto Massimo, prestigiosa scuola dei Gesuiti nel cuore dell’Eur. Le indagini erano partite dalla denuncia dei genitori, e hanno scoperto l’incubo che da due mesi viveva la giovane studentessa.

Per due mesi, il docente, aveva abusato della sua studentessa minorenne durante le ripetizioni private all’interno dell’istituto tra i più prestigiosi della Capitale, nel cuore del quartiere Eur. L’uomo, insegnante di italiano e latino, avrebbe utilizzato il cellulare per inviare messaggi alla ragazza. A far scattare le indagini proprio alcuni sms letti dal padre della giovane. Da lì quindi la confessione della figlia, la denuncia e l’arresto del professore. Teatro della violenza un’aula dove il docente delle medie che fa ripetizioni ai ragazzi delle superiori, teneva lezioni private. L’uomo aveva abusato del suo ruolo, tradendo la fiducia dei genitori che gli avevano affidato la figlia per mesi fiduciosi delle serietà del suo ruolo d’insegnante. Nel febbraio, 2019 ‘uomo ha subito la condanna di tre anni e quattro mesi e ha riconosciuto le sue responsabilità.