Biennale internazionale di Arte a Ladispoli, Virgilio Paoloni vince il “Premio Tributo alla Donna”

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Si è appena conclusa la prima edizione della Biennale Internazionale d’arte della Riviera Romana, a Ladispoli, straordinaria rassegna dedicata alle arti figurative che ha riacceso i riflettori e l’interesse per questo suggestivo territorio tutto da scoprire tra arte, cultura, natura ed enogastronomia. Quanto sia piaciuto questo evento ai cittadini di Ladispoli, e non solo a loro, è facilmente comprensibile data la grande ed entusiastica partecipazione di pubblico anche per la serata finale, in cui si assegnano premi e riconoscimenti. Alle 21, in un’atmosfera festosa che a piazza Rossellini dopo il saluto del sindaco Alessandro Grando, l’assessore alla Cultura Margherita Frappa ideatrice e promotrice nonché presidente della Biennale, l’euro parlamentare Alessandra Mussolini e il vescovo di Civitavecchia Gianrico Ruzza inizia la premiazione.

Menzione Speciale “Premio Tributo Alla Donna” a Paoloni

C’è un po’ di tensione, di attesa non solo tra gli artisti in concorso ma anche tra il pubblico, ognuno ha il suo personale pronostico, l’artista preferito. Non bisogna aspettare a lungo per arrivare a un momento molto atteso, la Menzione Speciale “Premio Tributo Alla Donna”, assegnato al Maestro Virgilio Paoloni  per la sua magnifica opera in concorso “La Violinista”. “Sono passati 30 anni dalla mia prima personale, ero un ragazzino, l’ho fatta così, quasi per gioco per vedere come va… Ho dedicato quadri a molti soggetti e ho ritratto molte persone, belle donne, uomini importanti  Pontefici e Santi  ma quel ragazzino è sempre qui e oggi è molto emozionato”, dice l’artista Virgilio Paoloni.

Numerosi i traguardi raggiunti da Paoloni

Colpisce vedere un’emozione così autentica in un artista la cui fama ha valicato da tempo i confini nazionali, ormai conteso tra prestigiosi eventi internazionali, galleristi, critici e pubblico, un grandissimo seguito di pubblico ma Virgilio Paoloni è anche questo, ossia una continua scoperta umana e artistica. Grande è la sensibilità di questo artista, ne ha dato prova numerose volte raggiungendo traguardi straordinari, ricevendo prestigiosi premi e onorificenze. Recentemente  gli è stato conferito, durante la cerimonia per il Premio Internazionale d’Arte a Venezia, dalla Fondazione Effetto Arte, il titolo di Maestro d’Arte. Poi a Firenze gli è stato conferito il prestigioso Premio Internazionale Michelangelo per la pittura. Questo straordinario artista è oggi orgoglio per tutto il territorio.

La musica come metafora della donna

Abbiamo chiesto al Maestro Paoloni una breve descrizione della sua opera: “Un dipinto dedicato alla musica intesa come metafora della figura femminile nella storia, un tributo a tutte quelle donne il cui nome si è perduto nel corso dei secoli ma che con la loro forza e determinazione hanno contribuito allo sviluppo della civiltà umana, entrandovi spesso in punta di piedi, con grazia e passione come un delicato suono d’orchestra ma svolgendo un ruolo determinante ai fini della giustizia, della pace e dell’uguaglianza sociale”. Per quanto riguarda la Biennale della Riviera Romana, Paoloni dice :”Un’emozione grande. In questo premio vedo riflettersi tanti anni  di lavoro incessante e sacrifici: giorni e notti incollato a una tela che lentamente prende vita e che, per un pittore, è specchio della propria anima e scoperta di implicazioni nel proprio sentire e nel proprio percorso  creativo ed evolutivo.”

Le parole del critico d’arte

Un quadro piaciuto veramente molto non solo al pubblico ma anche alla critica e ai giudici. Sono meravigliose e cariche di significato le parole con cui il critico d’arte professor Giuseppe Ussani d’Escobar, chiamato a conferire il Premio tributo alla Donna, si è espresso nei confronti di questa opera e del suo creatore. Qui abbiamo le capacità di un artista eclettico, il premio è dedicato alla donna nella sua complessità, nel suo essere determinata ma accattivante, la donna che non ha perso la sua femminilità in  questa dimensione, quasi da quinta scenografica, cinematografica e teatrale che si muove dietro la donna che in realtà è il punto costante e focale. C’è un linguaggio psicologico oltre che il riferimento all’arte e alla grande scultura italiana che si vede soprattutto nei vestiti delle donne, quasi dei vestiti che hanno una complicità con il Barocco.

Forte espressione dell’arte contemporanea

Allo stesso tempo io sono appassionato dei quadri di Paoloni come quello dedicato a Benedetto XVI dove ha saputo cogliere lo sguardo di un grande filosofo, di un grande musicista e nello stesso tempo amo molto la sua “Madonna in cammino” che è la donna per eccellenza, la Vergine Maria. Siamo difronte a un grande artista che farà ancora molto parlare di sé, imparentato decisamente con una magia quasi realista del ‘900 e con quei movimenti che come la Nuova oggettività che nasceva in Germania, creava una condizione di magia e di sospensione,di attesa come in “La Rosa Bianca” (opera recente di Paoloni).” Congratulazioni  a questo grande artista che continua a far parlare di sé, a vincere critica e pubblico ovunque esponga, a dare lustro al territorio e all’arte italiana contemporanea”.