Biosicurezza: la risposta dello Spallanzani alle minacce dei virus letali: ecco il BSL4 

Ospedale Spallanzani

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Ricordate il film Virus Letale? A trenta anni dall’uscita del film su un virus letale e pandemico ospitato e diffuso da innocue scimmiette, si concretizza adesso, in un laboratorio italiano di sicurezza di Livello 4, un nuovo insediamento biologico per studiare, catalogare e conservare quegli esseri che tutto il mondo scientifico è concorde nel ritenere siano i padroni del mondo: i virus.

Le nuove minacce virali

Ebola, febbri emorragiche, sars-cov 1 e sue varianti, Nipah ed Aids, solo per citarne alcuni, saranno ospitati e “contenuti” presso l’eccellenza della Sanità italiana in tema di malattie infettive, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, che per l’occasione si doterà di un livello di sicurezza BSL-4, una sigla dal nome e dalle caratteristiche davvero fantascientifiche. Agenti patogeni altamente infettivi e letali, microorganismi esotici che si trasmettono per via aerea capaci di infettare e annientare intere popolazioni: ecco l’habitat di chi vi lavorerà nei prossimi mesi.

Nuove strutture e tecnologie anche per la Difesa nazionale

La difesa da agenti patogeni passa anche per le Forze armate. Ecco dunque che il *Bio Safety Level 4* dello Spallanzani accrescerà le competenze dei reparti italiani specializzati, in particolare, il Reggimento difesa NBCR Cremona con sede a Civitavecchia e l’Istituto di Scienze Biomediche della Difesa che proprio nei mesi scorsi ha formato ed aggiornato operatori civili e militari sul biocontenimento, sulla gestione dei laboratori ad alta tecnologia, e sulla capacità di cooperare con altri Enti interessati
allo studio dei virus e delle patologie trasmesse, rilanciando in particolare l’importanza di adeguare e ove possibile costruire strutture ex novo per ospitare locali sempre più all’avanguardia.

Le competenze per maneggiare i virus

Gli scienziati che vi lavoreranno saranno tra i riferimenti della rete per le malattie infettive Europea, che tiene particolarmente a studiare virus che possono trasmettere all’uomo patogeni zoonotici proprio come è stato per il Covid-19, del quale ricorre in questi giorni il triste ricordo del paziente zero. Dal ministero della Salute è arrivato il contributo di circa 2 milioni di euro, e dunque il padiglione ad Alto Isolamento è in dirittura d’arrivo con le sue peculiari caratteristiche di prevenzione e contenimento: camere ad ultravioletti e tenuta stagna, controlli accurati e tute a pressione positiva.

Il futuro della lotta biotech

L’Italia dunque si aggiunge ai 27 paesi nel mondo che ospitano in totale circa 51 laboratori BLS-4 e lo fa
consapevole che lo studio “in house” di virus e potenziali agenti pandemici, associato al rinnovo, proprio in questi giorni, del piano pandemico nazionale può preservare dai danni collaterali che la pandemia
del 2020 ci ha fatto conoscere.