Black out elettrico a Roma nord, Acea alza le mani. Troppi condizionatori accesi

Black out elettrico dalle 07.00 di questa mattina in un vasto quadrante di Roma nord. Il disservizio, e’stato causato da una cabina dell’Acea andata in tilt in zona Monte Mario. Gravi i disagi per la cittadinanza, perché ad esempio, in moltissimi palazzi si sono bloccati gli ascensori. Rendendo difficilissimo uscire di casa ad anziani e soggetti fragili. Spesso soli, a maggior ragione in pieno periodo ferragostano. Problemi anche per prendere le autovetture dai box, almeno per quelli comandati con l’energia elettrica. E per i frigoriferi di casa e degli esercizi commerciali. Con il rischio di buttare le vettovaglie conservate nel congelatore. Febbrili le operazioni di riparazione, partite già nelle prime ore della mattinata. Con la speranza di ridurre al minimo i disagi.

Blackout a Roma, colpa del caldo e dei condizionatori

Zone e strade colpite dal blackout dopo il tilt della cabina Acea

Il blackout di questa mattina con il tilt della cabina Acea ha coinvolto diverse zone di Roma Nord Ovest, da Monte Mario a Vigna Clara passando per Balduina e Cipro. Decine le telefonate al 112 per segnalare ascensori bloccati, porte e portoni elettrici chiusi e allarmi in tilt, e anche la metro A è stata chiusa nella tratta Ottaviano-Battistini. Con attivazione di un servizio di bus navetta e chiusura delle stazioni Ubaldo degli Ubaldi (riaperta alle 8) e Cornelia (riaperta alle 9:30 circa).

Per riparare il guasto, sul posto sono intervenuti oltre ai vigili del fuoco anche gli esperti di Acea. L’intervento è complesso, visto che la cabina elettrica ha un esercizio pari a 150.000 volt, e le utenze coinvolte sono sia private sia commerciali. Molto pesanti dunque i disagi, con centinaia di cittadini senza luce, senza aria condizionata e in generale senza corrente, e i tempi di ripristino non sono ancora stati resi noti.

La spiegazione di Acea, guasti più frequenti per la potenza richiesta sopra alla media

Nelle scorse settimane sono stati diversi i black out registrati in città, principalmente a causa della quantità di energia necessaria per alimentare le migliaia di condizionatori accesi per combattere il gran caldo di questa estate torrida. A inizio luglio erano arrivare segnalazioni da Re di Roma, San Giovanni, Cinecittà, Infernetto, Trastevere. Ma anche nella zona di Monteverde, Gianicolense, Colli Portuensi, e ancora Pinciano, Monti e Esquilino. E Acea ha fatto sapere, che rispetto alla produzione di 1600 MW massima disponibile, la richiesta a luglio ha superato i 2000 MW. Come dire, con questi ritmi il disservizio è dietro l’angolo. Ma con il caldo atroce, è difficile chiedere ai cittadini di rinunciare a un po’ di frescura. E quindi, l’unica alternativa – ammesso sia possibile – è di aumentare la potenza disponibile. O di aspettare con rassegnazione le promo piogge dell’autunno.