Black Point Nomentana-San Basilio, nuove proteste: “Promesse non mantenute, Campidoglio grande assente”

Ancora tensione attorno al Black Point Nomentana-San Basilio. Stamattina, 30 settembre, un centinaio di residenti sono tornati in strada durante il sopralluogo congiunto delle commissioni del III e IV Municipio di Roma. Scene che sanno di déjà-vu, dopo il corteo del 20 settembre quando in oltre 1.200 persone avevano riempito le vie del quartiere gridando il loro no a quello che definiscono “un progetto folle”.
Balck Point Nomentana San Basilio, la protesta continua
Da San Cleto a Giardino Nomentano, i cittadini continuano a denunciare i disagi. Le modifiche alla viabilità hanno trasformato strade tranquille in veri e propri imbottigliamenti: via Diego Fabbri e via Tino Buazzelli sono oggi ostaggio di un traffico ingestibile, frutto, secondo i residenti, di una scelta calata dall’alto e mai condivisa.

“Ogni giorno che passa è un colpo al cuore e alle tasche di chi vive qui”, hanno ripetuto stamattina davanti a consiglieri municipali, assessori, tecnici e Polizia Locale. Ma Roma Mobilità, invitata al sopralluogo, non si è presentata. Un’assenza che ha fatto esplodere la rabbia di chi si aspettava risposte chiare.
Le promesse mancate
Il Campidoglio, dopo la grande mobilitazione del 20 settembre, aveva promesso modifiche al progetto. Ma per ora – accusano i comitati – non si è visto nulla di concreto. “Siamo di fronte all’ennesima promessa non mantenuta. E alle domande dei presenti su quando verranno effettuate le modifiche, tra cui la riapertura del doppio senso della Nomentana, nessuno dei relatori ha saputo dare una risposta”, afferma il consigliere del IV Municipio Fabrizio Montanini, parlando senza giri di parole di “un’altra pernacchia del Campidoglio verso cittadini e istituzioni locali”.
Sicurezza stradale o caos quotidiano?
Il Black Point nasce con un obiettivo chiaro: mettere in sicurezza uno degli incroci più pericolosi di Roma, teatro negli ultimi tre anni di 53 incidenti, due morti e 39 feriti, per un costo sociale stimato di oltre 5 milioni di euro. Ma quello che doveva essere un intervento di sicurezza stradale si è trasformato, secondo chi vive nel quartiere, in un boomerang: più traffico, più smog, più caos.
I comitati non dicono no alla sicurezza. Chiedono però una rimodulazione del progetto, con deviazioni più ragionate, segnaletica adeguata e strade alternative davvero in grado di reggere il peso del traffico.
“La breccia di Roma Est”: 1200 cittadini in strada contro il Black Point Nomentana-San Basilio
La breccia di Roma Est
Il corteo del 20 settembre, ribattezzato “La breccia di Roma Est”, resta l’immagine più forte della rabbia del quartiere. “Se in Italia la gente scende in piazza di sabato, con il sole, invece che andare al mare, significa che la misura è colma”, ha commentato più di un residente. “Le alternative ci sono. Le abbiamo proposte, attraverso i comitati. E anche le opposizioni hanno depositato progetti. Perché non ci ascoltano?”