Blitz a Tivoli, scoperto giro di droga in una fabbrica: lo spaccio durante il turno di lavoro, 3 arresti (VIDEO)

Avevano creato una vera e propria piazza di spaccio in una fabbrica, in uno stabilimento industriale. Lì tra quelle corsie e tra un turno di lavoro e l’altro, spacciavano cocaina, certi di non essere visti e scoperti. E invece si sbagliavano perché questa mattina all’alba i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, coadiuvati nella fase operativa da altri militari della Compagnia di Tivoli e coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza. E tre uomini sono finiti ai domiciliari con il braccialetto elettronico. L’ordinanza, è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Tivoli, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di un 50enne, un 44enne e un 37enne. Tutti italiani e tutti gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche – per il più grande di loro – per estorsione.
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Lo spaccio di droga in un’azienda a Tivoli Terme
Le indagini hanno stretto il cerchio attorno ad alcuni dipendenti di quell‘azienda di Tivoli Terme. Loro, che pensavano di nascondere l’attività illecita e losca tra le mura dello stabilimento, avevano creato una vera e propria piazza di spaccio nella fabbrica. In particolare, il 44enne e il 37enne – entrambi dipendenti della società – avrebbero portato la droga, acquistata in precedenza dal 50enne (ex dipendente dell’impresa), nello stabilimento. E così avrebbero ‘lavorato’ come pusher, consegnando cocaina ai colleghi durante l’orario lavorativo notturno.
Le indagini, che sono state portate avanti dai militari dell’Arma dal mese di aprile a giugno 2025 sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Tivoli, hanno consentito di ricostruire il puzzle e hanno evidenziato l’esistenza di quell’attività di spaccio di cocaina all’interno dello stabilimento industriale. Alcuni locali della società erano diventate delle vere e proprie zone franche, lì dove di notte pusher e acquirenti potevano scambiarsi droga e denaro, in maniera indisturbata e sicura. Lo stupefacente veniva acquistato all’interno della fabbrica, consumato sul posto di lavoro. E con questa tecnica i tre pensavano di non essere mai scoperti dalle forze dell’ordine. Almeno fino al blitz di questa mattina all’alba.
Gli arresti all’alba
I servizi di monitoraggio dei Carabinieri hanno permesso anche di risalire alle modalità di approvvigionamento privilegiato della cocaina. La droga veniva acquistata tramite un ex dipendente, licenziato per motivi disciplinari. Lui si appostava in una stradina limitrofa allo stabilimento, fuori dall’area della fabbrica, poi “lanciava” gli involucri di stupefacente all’interno del muro perimetrale, in corrispondenza di punti prestabiliti. E così la cocaina entrava nell’azienda. In alcuni casi, il 50enne, fornitore della droga, attraverso le minacce costringeva gli acquirenti non in regola nei pagamenti della sostanza a saldare immediatamente quanto dovuto. Dovevano pagare. E farlo subito.
Stamattina, però, c’è stato il blitz dei Carabinieri. E tre persone sono finite ai domiciliari, con il braccialetto elettronico, lontano dai loro ‘affari’.