Blitz della Digos a casa di Chef Rubio: sequestrati i dispositivi dopo i post su Israele

Chef Rubio, foto generica

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Blitz degli agenti Digos a casa di Chef Rubio. Sequestrati pc, cellulare e tutti i dispositivi informatici. Lo chef-star è stato poi portato al Commissariato di Frascati. Sotto inchiesta i tweet postati su X contro Israele e sull’attentato terroristico nel maggio scorso a Washington che ha tolto la vita a due diplomatici israeliani.

L’operazione

Gli agenti della Divisione investigazioni generali – Operazioni speciali sono entrati in azione su delega della Procura la mattina del 17 luglio scorso. Hanno proceduto alla perquisizione domiciliare. Nel frattempo il volto tv di alcuni programmi di cucina ed ex rugbista è stato portato in Commissariato dove è stato trattenuto fino in tarda serata.

L’indagine

A Gabriele Rubini è contestato il reato di propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico a seguito di alcuni post sul social X contro le operazioni militari dello Stato di Israele a Gaza e in Medio Oriente.
Per questa accusa rischia fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro.

I precedenti

Il cuoco romano non è nuovo al dibattito. Per le sue posizioni Pro-Palestina è già finito sotto i riflettori a gennaio del 2024. Durante un controllo della Polizia è stato trovato in possesso di  una tanica in plastica con dentro cinque litri di sangue animale mentre andava a protestare davanti alla Farnesina.

Non solo. Dopo pochi mesi è stato brutalmente aggredito fuori dalla sua abitazione a Frascati. Su quell’episodio i pm di piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di lesioni aggravate dall’odio razziale. 

“Mi hanno aspettato fuori casa, hanno bloccato il cancello elettrico e mi hanno massacrato di botte. Questi sono gli ebrei sionisti” , ha detto. Mostrando le ferite, con l’occhio sinistro gonfio e il volto pesto e sanguinante, ha raccontato sostenendo di essere stato aggredito un “gruppo di sionisti. Erano in cinque“. 

Ma l’avviso di garanzia di giovedì si aggiunge ad un altro procedimento penale che lo vede protagonista. A maggio scorso Chef Rubio è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata e istigazione alla violenza. Il processo, che avrà inizio nel 2026, dovrà esprimersi sulle dichiarazioni fatte dall’imputato durante una trasmissione radiofonica nel 2020. 

I post su X del 22 maggio

Il 22 maggio scorso si è consumato un attentato terroristico a Washington che ha tolto la vita a due diplomatici Israeliani. Chef Rubio ha postato due tweet su X che ora sono al centro dell’indagine.

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