Blitz di Azione studentesca che sigilla simbolicamente 100 scuole italiane

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Scuola, si parte male. Rientro in classe oggi, per circa 640mila studenti. Sono, infatti, quattro le regioni che dopo il via libera del Cts al ritorno in presenza nella misura del 50% e fino al 75% come previsto dal Dpcm del 14 gennaio, da oggi vedono il rientro in classe degli studenti di scuola superiore. I 256mila del Lazio, a cui si aggiungono i 13mila del Molise i 176mila del Piemonte e i 196mila dell’Emilia Romagna. Gli studenti delle quattro regioni vanno a far compagnia a quelli di Toscana, Trentino, Valle d’Aosta e Abruzzo, che sono tornati in classe l’11 gennaio. Mentre per le altre si dovrà aspettare ancora. Tuttavia, dopo le manifestazioni dei giorni scorsi contro la dad i ragazzi protestano ancora.

Azione studentesca protesta contro il governo

Questa mattina i ragazzi di Azione Studentesca, organizzazione di Fratelli d’Italia, hanno annunciato di aver “sigillato simbolicamente 100 scuole d’Italia” per chiedere un ritorno alla didattica in presenza “ma in totale sicurezza”. Mentre il comitato Priorità alla scuola assieme alla Rete degli Studenti Medi Lazio e a docenti, genitori e studenti, oggi dalle 16 sarà in piazza del Pantheon a Roma. Lì chiederanno “che non cali l’attenzione sulla scuola e che governo, regione e comune prendano impegni seri per un continuo monitoraggio della situazione e contemporaneamente le forze di tutti convergano per correggere ciò che nella scuola non funziona”.

Gli studenti hanno deciso di agire

“Di fronte al caos che accompagna la questione del ritorno a scuola – dovuto alla carenza dei mezzi di trasporto e all’incapacità del Ministro Azzolina, la cui unica proposta sono stati i banchi a rotelle – abbiamo deciso di agire. Per questo i nostri militanti hanno sigillato simbolicamente 100 scuole d’Italia. Ad oggi infatti, le condizioni per tornare sui banchi in sicurezza non ci sono”. E’ quanto afferma in una nota Anthony La Mantia, Presidente di Azione Studentesca.

“Vogliamo portare a termine l’anno in sicurezza”

“La dad – sottolinea La Mantia – si è rivelata totalmente fallace. Gli studenti vogliono certamente un ritorno alla didattica in presenza, ma non a queste condizioni. È necessario garantire loro la sicurezza. Occorre un immediato e tangibile potenziamento nelle misure di sanificazione degli ambienti scolastici, nell’organizzazione dei trasporti, passando dai termoscanner, fino ai tamponi rapidi all’entrata delle scuole. Gli studenti devono finalmente avere la garanzia di poter portare a termine l’anno scolastico in tranquillità”, conclude l’esponente politico.