Bollettino Covid, 835 contagi 31 morti. Positività allo 0,4, ma pochi i tamponi

covid bollettino 20 aprile

Sono 835 i nuovi casi di coronavirus e 31 i morti in 24 ore. Sono i dati del ministero della Salute sulla diffusione del contagio. Sono 192.882 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che hanno fatto rilevare un tasso di positività pari allo 0,4%. E’ quanto emerge dai dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute sulla diffusione del contagio da coronavirus.

Nel Lazio 74 contagi e 1 decesso

Oggi nel Lazio “su oltre 9mila tamponi (+4002) e oltre 16mila antigenici per un totale di oltre 26mila test, si registrano 74 nuovi casi positivi (+3), si registra 1 decesso (-2), i ricoverati sono 285 (-10). I guariti sono 217, le terapie intensive sono 75 (-1). Il rapporto tra positivi e tamponi è allo 0,2%. I casi a Roma città sono a quota 46”. Lo evidenzia l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino quotidiano. Nelle province si registrano 9 nuovi casi e si registrano 0 decessi nelle ultime 24 ore – osserva D’Amato -.

Dalla Regione un sms per avere il certificato di vaccinazione

“Tutti coloro che hanno completato il percorso vaccinale riceveranno un sms con le istruzioni per scaricare il certificato anche dalla piattaforma Lazioescape accessibile con il proprio codice fiscale e le credenziali ricevute via sms. Questo è un servizio in più che si aggiunge al fascicolo sanitario elettronico accessibile tramite Spid”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato nel bollettino quotidiano.

L’immunologo: giustissima la sospensione per i sanitari che non si vaccinano

“Giustissima la sospensione ex lege” per i medici che non si vaccinano contro Covid. “Chiunque svolga la professione sanitaria non può permettersi il lusso di non vaccinarsi. So che c’è qualcuno che dice: meglio provare a convincere che sospendere, ma non so se avrebbe senso. Resta un punto fermo: i sanitari non possono scegliere se fare il vaccino o no. Devono farlo, senza se e senza ma”. Così all’Adnkronos Salute Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi.