Bonelli duro su Soumahoro: “Nessuna solidarietà, deve fare chiarezza” (video)

Striscia Soumahoro

“Dovevamo chiedere le dimissioni? Queste le può dare solo il singolo parlamentare. Noi siamo stati chiari, ma lui voleva la nostra solidarietà ma questa c’è solo quando c’è la chiarezza” Così Angelo Bonelli su Soumahoro, che è passato oggi al gruppo misto.

Al gruppo misto senza rinunciare allo stipendio

Il leader dei Verdi in Piazza Montecitorio a Roma ha risposto indirettamente al parlamentare eletto con la sua lista elettorale. Aboubakar Soumahoro, il deputato ex sindacalista dei braccianti eletto con l’Alleanza Verdi Sinistra, la cui famiglia è stata coinvolta in una inchiesta della procura di Latina, ha lasciato il gruppo rossoverde per iscriversi nel Misto. Un passaggio che era nell’aria da tempo – si era già autosospeso – e che stamattina è stato formalizzato alla Camera. Soumahoro ha diffuso un lungo dossier col quale ha ricostruito la sua verità rispetto a un ‘caso’, è tornato a ribadire, a cui è del tutto estraneo e che secondo lui sui giornali non dovrebbe neanche portare il suo nome. Ne ha per tutti, Soumahoro, a partire dall’ormai ex famiglia parlamentare: da loro, salvo rare eccezioni, “assenza di solidarietà umana e supporto politico”.

Tra Soumahoro e Bonelli interviene Gasparri

In una nota, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI) ridicolizza Soumahoro. “Si aggiunge alla lunga lista di quelli che passano da un gruppo parlamentare a un altro. E che si atteggi poi a vittima di pregiudizi è davvero ridicolo. Dopo aver teorizzato il ‘diritto all’eleganza’ della moglie e non avere dato spiegazioni chiare sulle sue attività e sulla destinazione dei fondi che ha raccolto, poteva evitare quest’ultima recita. È grave ergersi a paladino di alcune cause, senza poi dimostrarsi rigoroso e coerente nei comportamenti. Soumahoro deve dare molte spiegazioni e giustificazioni. Ma più di lui le devono dare quelli come Marco Damilano che ne hanno fatto un eroe senza che ce ne fossero i presupposti. E sull’uso di certi fondi, gli accertamenti dovranno essere fatti. Dopo – conclude Gasparri – il ‘diritto all’eleganza’ qualcuno ne teorizzerà anche altri?”.