Bonus pensioni 2025: come funziona, quanto si guadagna, a chi spetta, i requisiti, come fare domanda

Bonus pensioni

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Restare al lavoro dopo aver raggiunto l’età della pensione: conviene? Con il nuovo Bonus pensioni 2025, chi ha i requisiti per l’uscita anticipata può scegliere di rimandare l’addio all’ufficio e portarsi a casa un extra stipendio pulito, senza tasse, fino a quasi 7.000 euro all’anno. Una misura che si chiama Bonus Maroni, anche se molti ormai lo ribattezzano Bonus Giorgetti, e che rappresenta una delle opzioni più concrete per chi vuole aumentare la busta paga oggi, ma a costo di una pensione un po’ più leggera domani. Ma come funziona davvero? Chi può richiederlo? E quanto si guadagna in concreto?

Cos’è il Bonus pensioni 2025 e come funziona

Il cosiddetto Bonus Maroni bis, oggi aggiornato con le regole dell’ultima Legge di Bilancio e soprannominato anche Bonus Giorgetti, permette a chi ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata (come Quota 103 o quella ordinaria) di continuare a lavorare invece di andare in pensione, e ricevere direttamente in busta paga la quota di contributi a proprio carico (il 9,19% della retribuzione). Si tratta di soldi che normalmente verrebbero versati all’INPS, ma che il lavoratore può incassare subito e senza tasse.

La scelta comporta un guadagno netto immediato, ma una pensione leggermente più bassa in futuro, perché si versano meno contributi. In compenso, per chi ha bisogno di una spinta economica adesso, il vantaggio è reale.

Chi può richiedere il Bonus pensioni e come si fa domanda

Il bonus è rivolto a lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che raggiungono nel 2025 i requisiti per Quota 103 (cioè almeno 62 anni d’età e 41 di contributi) o per la pensione anticipata ordinaria (almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne).

Per richiederlo basta presentare domanda all’INPS, che ha tempo 30 giorni per valutare i requisiti e comunicare l’esito al datore di lavoro.

Bonus pensioni, quanto si può guadagnare restando al lavoro

Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio, chi decide di non andare subito in pensione può ottenere fino a 6.900 euro l’anno in più in busta paga. Il calcolo si basa su un lavoratore con 62 anni d’età e un reddito annuo di 40.000 euro. Ovviamente, più ci si avvicina ai 67 anni (età della pensione di vecchiaia), più il bonus si riduce, fino ad arrivare a circa 1.400 euro a 66 anni.

Perché restare al lavoro dopo i 62 anni

Secondo Eurostat, almeno un terzo dei lavoratori che potrebbero andare in pensione ma non lo fanno è spinto da motivazioni economiche: l’assegno previsto è troppo basso e serve arrotondare. Ma non è solo una questione di soldi. C’è chi vuole trasferire competenze ai più giovani, chi non si sente pronto al ritiro, chi semplicemente vuole continuare a condividere il tempo col partner ancora in attività. In ogni caso, il Bonus pensioni 2025 offre un motivo in più per restare in pista.