Bruciata una chiesa in Camerun, rapiti 8 religiosi: lo strano silenzio del Papa all’Angelus

Mamfe, Angelus, Camerun

Silenzio del Papa all’Angelus sul grave attentato terroristico contro una chiesa cattolica in Camerun, avvenuta venerdì scorso e dimenticata dai media italiani.

La chiesa cattolica di Santa Maria, nella diocesi di Mamfe, è stata alle fiamme venerdì notte, dove un commando armato ha anche rapito otto persone, cinque sacerdoti, una religiosa e due laici. Lo fa sapere Aiuto alla Chiesa che Soffre, riportando una dichiarazione della locale conferenza episcopale, in cui tra l’altro si legge: “È con grande shock e totale orrore che noi Vescovi abbiamo appreso dell’incendio della Chiesa cattolica di S. Maria, nella diocesi di Mamfe, Camerun e del rapimento di cinque sacerdoti, una religiosa e due laici fedeli da parte di uomini armati sconosciuti”. I vescovi esprimono una ferma condanna per l’attacco e lanciano un appello perché siano immediatamente liberati i rapiti.

Nel loro comunicato di sabato 17 settembre, i vescovi della provincia ecclesiastica di Bamenda, nel nord-ovest anglofono del Camerun hanno condannato questo “attacco odioso”: l’ arcivescovo Andrew Nkea, che ha firmato la dichiarazione, non ha fornito dettagli non lo ha attribuito a nessuno in particolare e ha detto che i rapitori non hanno fornito “alcuna ragione concreta” per quanto accaduto. Oltre alla Chiesa cattolica, si precisa nella dichiarazione, questi attacchi sono rivolti anche alle Chiese presbiteriane e battiste del Paese.

Il Papa omette di parlare dell’attentato contro i cattolici in Camerun

Come riporta Vatican news, le regioni anglofone del nord-ovest e del sud-ovest del Camerun sono state teatro di un conflitto  durato cinque anni tra combattenti separatisti e forze armate regolari. La Chiesa, che sostiene il dialogo e la riconciliazione, non è stata risparmiata dalle atrocità e dalle altre violenze che hanno segnato questo conflitto.

Papa Francesco all’Angelus ha omesso di parlare di quanto accaduto in Camerun: “Sono addolorato per i recenti combattimenti tra l’Azerbaigian e l’Armenia – ha detto tra l’altro il pontefice – Esprimo la mia spirituale vicinanza alle famiglie delle vittime, ed esorto le parti a rispettare il cessate-il-fuoco, in vista di un accordo di pace. Non dimentichiamo: la pace è possibile quando tacciono le armi e incomincia il dialogo! E continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino e per la pace in ogni terra insanguinata dalla guerra”.

Nessun riferimento, invece, alle suore ai preti e laici rapiti con la sola colpa di essere cristiani.