Brusca accelerazione dei contagi: raddoppiano i morti. E adesso?

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Coronavirus, si va verso l’emergenza, i morti raddoppiano. E certo che dichiarazioni drammatiche di qualcuno non aiutano a mantenere la calma. Sembra quasi che il governo stesso, aiutato dai giornaloni italiani, voglia diffondere il panico. Sono infatti ben 8804 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Lo rende noto il ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 83 decessi, raddoppiati rispetto ai giorni scorsi. Da ieri sono stati eseguiti 162.932 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 586, con un incremento di 47 unità. Si tratta di un nuovo record assoluto di contagi per il nostro Paese.

Il Lazio oggi supera i mille morti totali

La Regione Lazio oggi supera i mille morti dall’inizio della pandemia. Si registrano a Roma allo Spallanzani 185 pazienti ricoverati e 26 in terapia intensiva. La Asl di Latina ha reso noto che rispetto alla giornata di ieri, sul territorio pontino si registrano 47 nuovi casi positivi, distribuiti nei Comuni di Aprilia (3), di Cisterna di Latina (10), di Cori (4), di Fondi (2), di Formia (4), di Gaeta (1), di Latina (13), di Priverno (1), di Sabaudia (1), di S. Felice Circeo (2), di Sezze (1),di Sonnino (1) e di Terracina (4). Le regioni più colpite ieri risultano ancora Lombardia, Campania e Piemonte.

Bassetti: cerchiamo di non diffondere il panico

Si verso una nuova chiusura totale? “Pensare ad un lockdown a Natale mi pare francamente prematuro. Sparare dicendo che ci sarà una chiusura mette solo tanta paura nella popolazione e tanto allarme per uno dei momenti più belli in un anno che è stato molto difficile. Noi, clinici e medici, dobbiamo stare attenti a fare certe affermazioni, le scelte di una nuova serrata spettano alla politica, che deve decidere in base ai dati e all’andamento della curva epidemiologica”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria.

“Aspettiamo gli effetti delle nuove disposizioni”

E comunque, aggiunge, “prima di parlare di lockdown iniziamo a vedere gli effetti che avrà il nuovo Dpcm nelle prossime settimane – prosegue Bassetti -. Si stanno muovendo anche le Regione e le città con misure più strette. Se i numeri in alcune regioni o città dovessero aumentare, è evidente che si dovranno trovare delle strategie di contenimento, ma prima di arrivare alla chiusura vanno presi altri provvedimenti. In altri Paesi Ue non stanno procedendo con lockdown generalizzati, ma con chiusure molto circoscritte e limitate”.