Brusca impennata dell’inflazione in agosto: +8,4. Non era così dal 1985

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Nuovo balzo dell’inflazione in Italia. Secondo le stime preliminari, nel mese di agosto 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua (da +7,9% del mese precedente). Lo rileva l’Istat nelle stime sottolineando che si tratta di un livello che non si registrava da dicembre 1985 (quando fu pari a +8,8%).

Cresce anche il carrello della spesa

In crescita anche i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” al +9,7%, segnando un aumento che non si osservava da giugno 1984. In particolare accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,1% a +9,7%), mentre rallentano quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,7% a +7,8%). L’energia elettrica e il gas mercato libero producono l’accelerazione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (in parte mitigata dal rallentamento di quelli dei carburanti).

L’inflazione accelera in tutti i comparti

Che, insieme con gli alimentari lavorati e i beni durevoli, spingono l’inflazione a un livello (+8,4%). Accelerano, così, l’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi (+4,4%; non era così da maggio 1996), al netto dei soli beni energetici (+4,9%; non era così da aprile 1996). L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3%), dei Servizi relativi ai trasporti (+2,4%), degli Alimentari lavorati (+1,2%), dei Beni durevoli (+0,8%) e dei Servizi ricreativi.

Pesano i prodotti energetici

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7% per l’indice generale e a +3,5% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 9,0% su base annua (da +8,4% nel mese precedente). L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +42,9% di luglio a +44,9%). E in particolare degli Energetici non regolamentati (da +39,8% a +41,6%.

Accelera anche l’inflazione di fondo

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,1% a +4,4%, E  quella al netto dei soli beni energetici da +4,7% a +4,9%. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +11,1% a +11,8%). Mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (da +3,6% a +3,7%); si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -7,5 di luglio a -8,1 punti percentuali).