Brutta pagina in Campidoglio: la maggioranza di Gualtieri non si esprime contro le dittature comuniste

campidoglio giulio cesare

Ennesimo segnale di intolleranza dal Campidoglio. “Durante la discussione in assemblea capitolina della delibera sul nuovo regolamento per gli immobili di Roma Capitale, la Giunta Gualtieri ha vergognosamente bocciato un emendamento di Fratelli d’Italia che prevedeva la condanna di tutti i totalitarismi fra i quali il razzismo, l’intolleranza e l’Olocausto così come dettato dal Parlamento europeo. Oramai i consiglieri di maggioranza pur di bocciare le proposte dell’opposizione hanno perso il lume della ragione e prendono decisioni inaccettabili  e senza senso”. Lo dicono i consiglieri di FdI. Fratelli d’Italia infatti aveva proposto un emendamento al punto 5,facendo riferimento semplicemente a una risoluzionde del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 aulla memoria europea in cui si condannava il comunismo.

La maggioranza ha difficoltà a votare contro il comunismo

Insomma, secondo la maggioranza di sinistra capitolina, i beni immobili della città dovranno essere gestiti solo da chi si riconosce nei “valori” dell’antifascismo. Ma che c’entra con gli immobili di Roma? “Lascia basiti, in particolare, l’atteggiamento dell’assessore Tobia Zevi, che forse con supercialità, non si è accorto di aver votato anche contro la sua storia personale.  Siamo veramente amareggiati poiché se da una parte possiamo comprendere la difficoltà di una parte della maggioranza a votare contro il regime comunista e lo stalinismo, da qualcun altro ci saremmo aspettati più equilibrio. Oggi il centrosinistra ha scritto una bruttissima pagina dell’assemblea Capitolina”. E’ quanto dichiara il gruppo capitolino di Fratelli d’Italia.