Buona Pasqua ai lettori. E l’Italia ritrovi i suoi valori

Buona Pasqua

Auguri veri di buona Pasqua, carissimi amici di 7colli, ne abbiamo tutti un po’ bisogno.

Da anni, ogni giorno, questa magnifica avventura editoriale – ancorché volontaria per la parte che mi compete – si infila nelle vostre tecnologie per informarvi. Cercando di offrirvi una chiave diversa sulle notizie che leggete anche altrove, perché vogliamo rappresentare seriamente il significato di un pluralismo vero, quello che reagisce ad un’egemonia culturale che non si sradica.

E voglio dirvi che è molto bello ricevere i vostri incoraggiamenti assieme alla visualizzazione di tante migliaia di pagine al di’. Sembrava difficile e invece oggi ci leggete in tanti: è una gioia.

La buona Pasqua – e vale anche per la Pasquetta di domani – ve la meritate tutti. Anche per la pazienza.

Poi, le feste passano – con tutti i cibi che ci faranno compagnia – e ci si guarda attorno. A cercare di capire che cosa succederà. E ci si augura che accadano un po’ di cose.

Buona Pasqua a tutti voi

Anzitutto, permettetemelo, che Silvio Berlusconi riesca a riprendersi dalla malattia. Io gli voglio davvero bene.

Poi, che il governo Meloni riesca a realizzare il programma a partire dal fisco. Le tasse sono ancora troppo alte. C’è bisogno di respirare davanti al commercialista, lavorare non può essere una maledizione.

L’Italia recuperi i suoi valori

E ancora: ci sia finalmente il cambiamento alla Rai, dove c’è ancora troppa sinistra a farla da padrona. Certe trasmissioni sembrano registrate nel 1968, conduttori ancora con l’eskimo pretendono di mettere la destra italiana, il suo pensiero, ai margini della società.

Poi, buona Pasqua al popolo ucraino. Mi fa un po’ sorridere – con amarezza – chi parla di referendum contro la guerra: siamo ai mulini al vento. Questa guerra finisca. Ma con dignità soprattutto per chi è stato aggredito.

Buona Pasqua all’Italia tutta, che riesca ad uscire da una crisi valoriale profonda in cui la vuole precipitare soprattutto una sinistra senza più idee.