Buoni-spesa, a Roma verso le centomila domande

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A oggi sono arrivate al comune di Roma oltre 50mila richieste per i buoni-spesa. Se va avanti così, si potrebbe arrivare anche a una richiesta complessiva di centomila buoni-spesa, solo nel comune di Roma. Lo ha detto l’assessore al Campidoglio Veronica Mammì intervistata da Fanpage.it. La discussa app dell’azienda francese a cui il Campidoglio ha voluto affidare l’appalto, è già operativa e i vigili urbani stanno iniziando a distribuire i buoni cartacei. Finora 2.500 persone hanno ricevuto i buoni con la app.  I contributi azlle famiglie si dividono in tre fasce: 300, 400 e 500 euro a seconda della composizione del nucleo familiare.

Buoni-spesa, il comune integra con i pacchi alimentari

A Roma, però, si sa, ci sono anche tanti invisibili, come immigrati irregolari, barboni, persone non residenti rimaste imprigionate qui. Per loro, spiega l’assessore, si sta cercando di raggiungerli con una rete che comprende le edicole, le parrocchie, le associazioni di volontariato. Per quelli che proprio non si riescono a raggiungere, si tenta di sopperire con la distribuzione di circa 45mila pacchi di generi alimentari, acquistati dal Campidoglio con 1 milione di euro. Ogni pacco contiene: 1 kg di pasta, 4 confezioni di pomodori pelati da 250 gr, ½ kg di caffè macinato, 1 kg di farina, 1 kg di zucchero, 4 scatolette di tonno, 2 tavolette di cioccolata, 1 bottiglia di olio evo; 1 pacco di biscotti e 1 litro di latte a lunga conservazione.

In corso di distribuzione i buoni per i i bisognosi

I primi 500 pacchi sono già in consegna a famiglie in stato di bisogno; seguiranno poi 2000 pacchi al giorno, consegnati tra il 17 aprile e il 12 maggio. La distribuzione coinvolge la rete della Protezione civile del Comune, delle parrocchie e di associazioni del terzo settore e del volontariato cittadino. ”Stiamo agendo e investendo su ogni fronte possibile per aiutare chi vive maggiori difficoltà in questa fase delicata – sottolinea il sindaco di Roma Virginia Raggi -. Non solo i buoni-spesa sono già in distribuzione a migliaia di famiglie che hanno fatto la domanda, ma da oggi con questo grande apporto di pacchi alimentari riusciremo ad intercettare sempre più cittadini in stato di bisogno, compresi coloro che rischiano di risultare ‘invisibili’ o in situazioni di grave complessità” .