Burioni corregge il tiro sui vaccini: “Quelli in commercio non hanno ucciso nessuno. AstraZeneca non lo calcolo”

“In Italia esiste la libertà di parola e se si scrive che da ubriachi si guida meglio per fortuna non si viene arrestati all’alba. Però io ritengo che questo sia un abuso di una importante libertà e voglio ricordare che chi propaga la bugia che ubriachi si guida meglio, che il fumo fa bene o che i vaccini sono pericolosi e non proteggono, potrà vendere più copie e dare nutrimento agli stupidi odiatori. Ma diffondendo queste menzogne causerà dei morti che avrà sulla coscienza”. Così su Facebook il virologo Roberto Burioni.
“Un giornale che si è distinto nel diffondere – dal primo giorno della pandemia – pericolosa disinformazione sul Covid – prosegue Burioni – e per instillare sistematicamente nelle persone la sfiducia nella scienza, discreditando personalmente ogni singolo scienziato, anche oggi mi accusa di raccontare bugie. Io ho detto che nessuno è morto per i vaccini anti-Covid, questi mi rinfacciano la ragazza morta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. E’ ovvio (e su Twitter non c’è posto per precisarlo) che quando parlo di vaccini contro il Covid mi riferisco esclusivamente ai vaccini attualmente in uso, ovvero quelli a mRna”.

Intanto, in Rete dopo i successi mietuti dal tennista serbo Djokovic, che non si è mai sottoposto a vaccino, molti utenti ripescano i tweet nei quali Burioni prevedeva una fine misera per la carriera del tennista, poi vincitore in numerosi tornei.
Burioni era incorso in un’altra clamorosa gaffe rimproverando la scrittrice Michela Murgia che aveva parlato della sua condizione di malata di cancro ormai incurabile. Il virologo era salito in cattedra per “spiegarle che la sua condizione era ancora curabile”. La scrittrice gli aveva risposto in modo veemente: “Non ha letto la mia cartella medica, parla a sproposito”.