Business dei migranti e soldi ai fratelli: ecco perché il cardinale Becciu si è dimesso


Ci sarebbero anche alcuni fondi e incarichi ottenuti dai fratelli di monsignor Angelo Becciu dietro le clamorose dimissioni del cardinale sardo, responsabile dalla Congregazione delle cause dei Santi. Da qui la sua rinuncia ai diritti connessi al cardinalato. Dimissioni clamorosamente accolte ieri sera da Papa Francesco dopo un’udienza choc che ha visto un drammatico confronto tra l’ex numero due della Segreteria di Stato vaticana e il pontefice.

La vicenda riguarderebbe finanziamenti per diverse centinaia di migliaia di euro finiti in una cooperativa gestita da Antonino Becciu e alle società di Mario e Francesco Becciu ed è oggetto anche di un’inchiesta dell’Espresso che sarà in edicola domenica.

 

L’inchiesta dell’Espresso sul cardinale Becciu

Le carte visionate dall’Espresso rivelano uno scandalo clamoroso. “L’allora sostituto della segreteria di Stato ha dirottato più volte i soldi della Cei e dell’Obolo di San Pietro in direzione di suoi familiari. Finanziamenti a fondo perduto in favore della cooperativa “Spes”, braccio operativo della Caritas di Ozieri (Sassari). Guarda caso, il titolare e rappresentante legale è  Tonino, fratello del cardinale Becciu. Soldi che il cardinale Becciu ha chiesto e ottenuto tre volte. La prima nel settembre 2013, trecentomila euro per ampliare l’attività e ammodernare il forno. La seconda, nel gennaio del 2015, destinando alle casse della cooperativa altri 300 mila euro dopo un incendio. I fondi chiesti e ottenuti da Becciu la Cei li attingerà dai fondi dell’otto per mille. La terza ed ultima richiesta parte nell’aprile 2018. Centomila euro a fondo perduto per gli adeguamenti delle strutture per l’accoglienza dei migranti. E questa volta i fondi verranno dispensati dall’Obolo di San Pietro. Un fondo sotto il diretto controllo di Becciu”.

Cento milioni di euro per il turismo e la produzione di birra

Ma non è finita: il settimanale sostiene che esista un altro caso legato alla Angel’s Srl, società di un altro fratello di Becciu, Mario. La Srl si occupa di “distribuzione specializzata e consulenza nel food & beverage, con tanto di installazioni di sistemi automatici e prodotti per il settore negli hotel, impiantistica professionale per birra e bevande alla spina. Utilizzando il mercato della solidarietà, così come fa la cooperativa “Spes” di Tonino Becciu, la società di Mario Becciu ha prodotto ed imbottigliato la “Birra Pollicina”.

Il cardinale invitava gli enti ecclesiastici a comprare la Birra dei fratelli

Una birra che attualmente non è in commercio e di cui non è possibile trovare alcuna traccia nella distribuzione commerciale, se non in alcuni locali e su commesse opportunamente indirizzate da parte di enti ecclesiastici. Questi ultimi hanno congiuntamente affermato che l’indicazione di acquistare i prodotti dalla “Angels’s” proveniva direttamente dal cardinal Becciu o da persone a lui vicine”. Il buco ipotizzato sarebbe di alcune centinaia di milioni di euro.