Camion in fiamme sull’A12 Roma-Civitavecchia: 210 chili di droga nel cassone, l’autista fugge nei campi

Un rogo improvviso, una fuga sospetta e un carico di droga pesantissimo. È il bilancio di un misterioso incidente avvenuto martedì 18 giugno sull’autostrada A12 Roma-Civitavecchia, all’altezza del casello di Maccarese (km 11,600). Protagonista un camion con targa spagnola che, poco prima delle 20.30 del 18 giugno, ha preso fuoco mentre si trovava in prossimità della barriera autostradale. Ma il vero colpo di scena è arrivato poco dopo, quando la Polizia Stradale ha scoperto nel cassone del mezzo ben 210 chilogrammi di droga tra hashish e cocaina, sapientemente occultati all’interno di un distributore automatico.
L’incendio, la fuga e l’intervento dei soccorsi
L’allarme è scattato immediatamente: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Cerveteri, che hanno domato le fiamme scongiurando il rischio di esplosioni o ulteriori danni. Il camion, infatti, trasportava anche materiale elettronico e informatico che avrebbe potuto alimentare il rogo.

Un dettaglio ha insospettito gli agenti della Polizia Stradale di Roma Ovest, accorsi sul posto: l’autista del mezzo si è dato alla fuga, abbandonando il camion in fiamme e scavalcando il guard-rail per dileguarsi nei campi adiacenti. Un comportamento anomalo che ha spinto gli investigatori ad approfondire il controllo sul veicolo.
Il carico di droga nascosto tra snack e bibite
All’interno del camion, ben mimetizzati in mezzo a diverse apparecchiature elettroniche, gli agenti hanno rinvenuto un distributore automatico di snack e bevande. Proprio lì dentro, smontando pannelli e ispezionando i vani, sono spuntati pacchi ben sigillati contenenti hashish e cocaina, per un totale di 210 chili di sostanza stupefacente. Un quantitativo tale da far ipotizzare un rifornimento diretto per il mercato dello spaccio romano o del litorale laziale, che avrebbe potuto fruttare milioni di euro una volta immesso sul mercato.
L’ombra di un traffico internazionale dalla Spagna
Secondo le prime ricostruzioni investigative, il camion viaggiava in direzione Roma, presumibilmente appena sbarcato dal porto di Civitavecchia. La targa spagnola e la direzione del mezzo fanno pensare a una partenza dalla Catalogna, regione già nota alle forze dell’ordine per essere crocevia di traffici internazionali di droga.
Resta ancora da chiarire l’origine dell’incendio, anche se tra le ipotesi più accreditate figura un corto circuito. Ma gli inquirenti non escludono affatto l’eventualità di un sabotaggio, magari orchestrato per sviare i controlli o eliminare tracce compromettenti.
L’autista in fuga: è caccia al corriere
Al momento, l’identità del conducente rimane ignota. La Polizia Stradale, che coordina le indagini, ha avviato verifiche sui registri immatricolativi spagnoli per risalire al proprietario del camion, nella speranza di identificare anche chi fosse alla guida.
L’uomo è considerato un corriere della droga, probabilmente legato a una rete criminale transnazionale specializzata nel traffico di stupefacenti tra la Spagna e l’Italia. Le indagini si concentrano ora sul modus operandi e sulla filiera di distribuzione che avrebbe dovuto ricevere la merce in territorio italiano.
