Campidoglio, stipendi aumentati a consiglieri e giunta: a Gualtieri quasi 14mila euro al mese

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Andrà in aula domani per il via libera finale l’aumento degli stipendi per i consiglieri comunali di Roma: in ciò che resta del 2022 guadagneranno 5.210 euro al mese, per salire gradualmente fino ai 6.210 del 2024. Quando al sindaco spetteranno 13.800. Le commissioni capitoline Bilancio e Roma Capitale hanno approvato a maggioranza – con il voto contrario del M5S – il recepimento del decreto interministeriale (Interno-Economia e Finanze) che, in attuazione del decreto legislativo su Roma capitale del settembre 2010, ha rideterminato i compensi dei 47 consiglieri comunali. Non più gettoni di presenza ma “un’indennità onnicomprensiva di funzione” il cui ammontare è parametrato sulla base dello stipendio del sindaco.

Stipendi aumentati ai consiglieri comunali: ecco i nuovi importi

Una volta che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, al primo cittadino sarà riconosciuto uno stipendio mensile (“al netto degli oneri riflessi”, riporta la didascalia dello specchietto contenuto nel decreto) di 11.579 euro, che nel 2023 salirà a 12.508 euro e crescerà ancora nel 2024 fino a toccare una quota costante di 13.800 euro. Sulla base di questo parametro, al vicesindaco spetterà il 75% dello stipendio del sindaco, agli assessori e alla presidente dell’Aula il 65%, ai consiglieri comunali il 45%, al presidente del Municipio il 40%, al vicepresidente il 30% e agli assessori municipali il 25%. Soffermandosi sui consiglieri capitolini, a ciascuno di loro andranno (sempre al netto del 23,8% di contributi Inps e del l’8,50% di Irap) 5.210,83 euro in ciascuno degli ultimi due mesi del 2022, che diventeranno 5.268 nel 2023 e si assesteranno a 6.210 euro nel 2024.

Secondo la Dire, confrontando gli attuali stipendi dei consiglieri (gettoni di presenza più rimborso datori di lavoro) con quello futuro (che entrerà in vigore solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale) emerge, secondo quanto riportato nel decreto stesso, una “neutralità finanziaria” per le casse del Campidoglio perché la rideterminazione dei compensi non arreccherà “nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio di Roma Capitale”. Anzi ci sarà una sorta di guadagno. Precisamente il differenziale annuo tra il nuovo sistema di stipendi e il vecchio sarà pari a -91.137 euro nel 2022, -468.049 euro nel 2023 e (a regime) -357.721 nel 2024. La differenza reale sta nel minor costo che sopporterà il Comune tra quanto riconosceva ai datori di lavoro dei consiglieri e quanto verserà in futuro nelle casse previdenziali. Per guadagnare lo stipendio pieno i consiglieri dovranno però presenziare almeno a 20 tra sedute di Assemblea Capitolian e commissioni ogni mese, garantendo la presenza in almeno il 60% delle sedute dell’Aula.

Parere contrario del M5S e della Lista Civica Raggi, visto che i rispettivi capogruppo (nonché componenti della commissione Roma capitale), Linda Meleo e Antonio De Santis, hanno votato contro. Non hanno partecipato al voto i leghisti Fabrizio Santori e Davide Bordoni, mentre è probabile che la Lista Calenda si asterrà.