Campo rom a Castel Romano, i 5 Stelle si difendono. Ma le barriere New Jersey non convincono nessuno

Il Movimento Cinque Stelle a Roma è sotto attacco su molti fronti. Ma soprattutto i cittadini sono insoddisfatti di tutto quello che riguarda la pulizia e il decoro della città. E sotto questa voce rientra a pieno titolo la gestione dei campi nomadi. Che nella capitale sarebbero quasi 350. Un numero enorme, anche se la gran parte si riferisce a piccoli insediamenti abusivi non autorizzati. Se possibile ancora più difficili da controllare. E poi ci sono i campi tollerati e quelli regolari, che sono solamente sei. Quasi tutte strutture fatiscenti e fuori controllo. Dove la malavita organizzata ha libero accesso. E tra roghi tossici auto rubate e traffico illecito dei rifiuti dentro ai campi succede di tutto. La Polizia municipale fa quello che può, ma spesso gli agenti si trovano a combattere a mani nude. Poche pattuglie contro un sistema organizzato che fa paura. Così pochi giorni fa le Iene sono andate a fare una visita al campo rom di Castel Romano. Uno:di quelli autorizzati, che era nato  come temporaneo. E che dovrebbe chiudere definitivamente nel 2021. Ad oggi però qui soggiornano circa duemila persone. In una sorta di favela fuori controllo. Davanti alla troupe televisiva è successo di tutto, ed è addirittura scoppiato un incendio. Con l’arrivo dei pompieri a sirene spiegate. Adesso la Raggi vuole correre ai ripari mettendo delle barriere in cemento. Per garantire la sicurezza e limitare gli svernamenti di liquami in strada. Ma la nuova soluzione non convince nessuno.

E’ la Raggi che tollera i veleni tossici di Castel Romano

Il Movimento 5 Stelle mette le barriere di cemento armato attorno al campo rom di Castel Romano. Pensate se lo avesse fatto la destra 

A fronte del degrado del campo rom di Castel Romano l’amministrazione grillina che governa la capitale è voluta correre ai ripari. Non potenziando le pattuglie della Polizia municipale dedicate al controllo di questo insediamento. O chiedendo al Prefetto e al Questore di procedere alla identificazione e alle espulsioni immediate di chi delinque. Ma mettendo attorno al campo una vera e propria barriera di cemento armato. Stile New Jersey, quelle che si usano per gli spartitraffico tanto per intenderci. Lo scopo è dichiarato proprio in un video pubblicato dal M5S Roma. Garantire maggiore sicurezza e limitare lo sversamento dei liquami nella vicina campagna e sulla sede stradale. Incredibile, perché qui ci troviamo addirittura all’interno di un’area protetta a due passi dal parco di Trigoria. Ma soprattutto il problema di questi maxi insediamenti si risolve solo in un modo. Sgomberandoli. Espellendo i pregiudicati e i criminali che si trovano all’interno delle strutture. E tutelando i minori e le famiglie oneste, che pure esistono. Ma che stanno zitte e pagano il pizzo, perché qui parlare e denunciare significa rischiare la vita. Le barriere di cemento armato invece non servono a niente. E ricordano periodi bui del passato. Pensate solo se le avesse disposte un sindaco di destra. Apriti cielo. Ma anche per i grillini sembra proprio che l’idea sia quanto meno imprudente. Se non proprio sbagliata. E vedremo se anche in questo caso la Raggi e la sua giunta saranno costretti a innescare una rapida retromarcia. Prima di ritrovarsi contro opinione pubblica e giornali. Senza aver nemmeno risolto il problema e con i cittadini giustamente inferociti. Perché per il campo nomadi di Castel Romano la soluzione è una sola. Chiudere, e farlo in fretta.

https://www.facebook.com/movimentocinquestelleroma/videos/994517694317075/