Canna libera da coltivare a casa: il testo alla Camera passa grazie anche a Forza Italia
“Canna libera” a grandi passi verso l’approvazione con il governo Draghi. Via libera in Commissione Giustizia della Camera al testo sulla depenalizzazione della coltivazione in casa della cannabis ha prevalso con i voti del M5S e del Pd e degli altri membri della maggioranza, incluso un voto dal deputato di Forza Italia, Elio Vito. Gli unici gruppi unanimi sul no, Lega e FdI. I renziani si sono invece astenuti.
Canna libera, esulta Elio Vito di Forza Italia
«Testo base ddl Perantoni approvato! Ringrazio il mio gruppo Forza Italia Camera ed il capogruppo Roberto Occhiuto di avermi dato l’opportunità di manifestare il mio voto favorevole, in coerenza con la mia storia e le mie convinzioni radicali ed antiproibizioniste». Lo scrive su Twitter Elio Vito, deputato di Forza Italia. Infatti, che è presidente della Commissione Difesa dalla Camera, ha chiesto e ottenuto di votare (in dissenso dal Gruppo) in una Commissione che non è la sua.
Una scelta gravissima, che evidentemente Forza Italia ha accontentato per rappresentare un’anima del partito che vede con favore la cannabis libera. La stessa anima che flirta senza ritegno con il Partito democratico.
Il testo grillino vuole legalizzare la coltivazione sul balcone
Esultano ovviamente per la legge sulla canna libera Pd e M5s. In particolare il padre della legge in questione, il grillino, che è anche presidente della Commissione Giustizia. «E’ stato votato il testo base sulla cannabis che depenalizza la coltivazione di non oltre 4 piante ‘femmine’. E’ un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole su una materia che la società ha già elaborato e codificato nei comportamenti individuali. La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale». Purtroppo una tesi smontata da autorevoli studi scientifici. Ma parecchi grillini e piddini sono fermi al 1968. Un brutto trip dal quale non sono ancora usciti e nel quale vogliono condurre anche gli italiani.