Cantone: “Schiavone si è pentito? Bene, ora parli dei rapporti con politica e imprenditoria”…

sandokan schiavone

Spero che “Sandokan” possa “parlare dei suoi rapporti con la politica e l’imprenditoria” della provincia di Caserta “in riferimento anche alla Terra dei fuochi”. A dirlo all’Adnkronos, rispondendo sul pentimento del boss Francesco Schiavone, è Raffaele Cantone, attuale capo della Procura di Perugia, che in passato da pubblico ministero si è occupato di alcune importanti inchieste contro il clan dei Casalesi che, a processo, hanno portato a condanne in via definitiva all’ergastolo proprio per l’ormai ex boss pentito. “Credo che siamo giunti a un risultato importante, che certifica la vittoria dello Stato. Adesso – insiste Cantone – la speranza è che Schiavone possa rendere dichiarazioni che permettano agli inquirenti di far luce su episodi che, ancora oggi, restano oscuri”.

Confermato il pentimento di Schiavne già da marzo

A confermare l’avvio della collaborazione con la giustizia del boss “Sandokan” Francesco Schiavone sono anche la Direzione Nazionale Antimafia e la Direzione distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, che da alcune settimane hanno avviato i primi colloqui con l’ormai ex boss del clan dei Casalesi, oggi 70enne, detenuto al regime del carcere duro dal 1998, quando l’11 luglio fu catturato in un bunker a Casal di Principe, in provincia di Caserta.

“Sandokan” detenuto da 26 anni

A riportare la notizia del pentimento era stato il quotidiano Cronache di Napoli. Secondo quanto si apprende, ai familiari di Schiavone – originario di Casal di Principe – offerto di entrare nel programma di protezione riservato ai familiari dei collaboratori di giustizia, com già nel 2018, quando a pentirsi fu il figlio Nicola Schiavone. Ergastolano, detenuto da anni al 41 bis, Francesco Schiavone è in carcere ininterrottamente da 26 anni. Da principale imputato, è stato condannato nel maxi processo Spartacus.

Colosimo: una vittoria dello Stato

“Il pentimento di Schiavone rappresenta l’ennesimo durissimo colpo alla camorra e al crimine organizzato e la vittoria dello Stato che, con i suoi uomini e le sue donne migliori, non ha mai smesso di contrastare un fenomeno criminale devastante per il futuro della nostra nazione. Un altro tassello verso la vittoria di tutti coloro i quali si riconoscono nelle istituzioni, nella giustizia e nella forza delle leggi”. Lo scrive su X la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo.