Capena, dà fuoco a due terreni: arrestato il presunto piromane, è un 43enne

Il pomeriggio dell’11 agosto, Capena è stata teatro di un grave episodio di incendio doloso. Intorno alle prime ore del pomeriggio, al Numero Unico di Emergenza 112 sono arrivate diverse segnalazioni: un terreno lungo la via Tiberina stava bruciando. Le fiamme si estendevano rapidamente, alimentate dal caldo e dalla vegetazione secca, minacciando un’area agricola di circa un ettaro.
Intervento immediato delle forze dell’ordine
I Carabinieri della Stazione di Capena, già impegnati in controlli mirati contro gli incendi, sono arrivati sul posto in pochi minuti.

Grazie alla loro prontezza, è stato possibile individuare e bloccare un uomo di 43 anni, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a roghi dolosi.
L’uomo si trovava nelle vicinanze del terreno in fiamme e non ha opposto resistenza all’arresto.
Fiamme domate grazie alla collaborazione
L’incendio, che rischiava di espandersi ulteriormente, è stato domato grazie a un intervento congiunto. Carabinieri e Vigili del Fuoco hanno operato fianco a fianco per circoscrivere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. L’operazione si è conclusa senza feriti, ma con danni significativi alla vegetazione e al suolo.
Due incendi nello stesso giorno
Le indagini avviate subito dopo l’arresto hanno portato alla scoperta di un elemento inquietante: l’uomo sarebbe responsabile anche di un altro incendio, avvenuto poche ore prima nella stessa zona.
In quel caso, il rogo era stato spento rapidamente, ma aveva già provocato preoccupazione tra i residenti. Gli investigatori hanno sequestrato due accendini trovati in possesso del sospettato, ritenuti strumenti usati per appiccare il fuoco.
Denuncia alla Procura di Tivoli
Il 43enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli per incendio doloso. Durante le procedure, non ha fornito alcuna spiegazione per il suo gesto. La gravità dei fatti e i precedenti penali a suo carico lasciano ipotizzare un rischio concreto di recidiva, rendendo il caso di particolare allarme per la comunità.
Allerta e prevenzione
Questo episodio mette in luce l’importanza delle segnalazioni tempestive dei cittadini alle forze dell’ordine. Senza l’immediato intervento del NUE 112 e la rapidità d’azione dei militari, il rogo avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. In estate, con temperature elevate e vegetazione secca, anche un piccolo innesco può trasformarsi in un incendio di vaste proporzioni.
La risposta delle istituzioni
L’operazione, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Monterotondo, conferma la costante attenzione delle forze dell’ordine nella prevenzione e repressione di reati ambientali. Gli incendi dolosi rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica, l’economia agricola e l’equilibrio naturale del territorio. Il caso di Capena è un esempio concreto di come il coordinamento tra cittadini, militari e vigili del fuoco possa salvare ettari di terra e vite umane.