Capezzone sbugiarda il Pd: “Anziché gli scafisti attacca la guardia costiera” (video)

Capezzone difende la guardia costiera (1)

“Questa gente del partito democratico, anziché parlare contro gli scafisti si scaglia contro il governo e contro la guardia costiera italiana che in 4 mesi ha salvato 40mila persone, è una vergogna”: Daniele Capezzone parla con toni vibranti a Rete 4, dopo l’ultimo naufragio.

“Quanto più ci sono operazioni di soccorso, tanto più gli scafisti risparmiano e mettono dei poveracci su dei veri e propri gusci di noce”, che il Pd si scagli contro il governo “anziché contro gli scafisti è una vergogna e lo dirò finché avro voce”, attacca l’editorialista de La Verità intervendo a Zona bianca. 

 

Il ministro Ciriani: “Accuse strumentali al governo”

“La nostra Guardia costiera ha comunicato che il barcone era in acque Sar libiche. In ogni caso l’Italia sta soccorrendo decine e decine di navi e barconi ogni giorno. Nell’ultima settimana abbiamo portato in salvo più di un migliaio di persone grazie all’opera di Guardia costiera, Guardia di finanza e Marina militare. Mi pare strumentale continuare a puntare il dito verso di noi che, invece, avevamo visto giusto”. Così il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

“La nostra guardia costiera ha fatto il possibile per il barcone in Libia”

“Il governo – sottolinea – è impegnato in ogni modo per salvare queste persone, ma è impossibile garantire la sicurezza a tutti. Ciò dimostra che l’Italia non può essere lasciata sola”. Prevede un iter in Parlamento blindato per il decreto che è stato criticato dall’opposizione? “Nessun decreto è mai stato blindato. Martedì in Senato il testo inizierà il suo iter. E il Parlamento – risponde Ciriani – può sempre migliorare il testo. È già avvenuto. Può accadere anche questa volta se l’approccio è costruttivo. Anche se dalle prime dichiarazioni mi pare che Elly Schlein abbia un atteggiamento di opposizione pregiudiziale. Vedremo”, chiarisce Ciriani. I dubbi del Quirinale sull’abolizione dei permessi di protezione speciale? “Non ne sono al corrente. Il tema è delicato. Non c’è in nessun Paese europeo. Occorre trovare il discrimine tra la protezione di chi davvero rischia e un ombrello che consenta a tutti di entrare in Italia e restarci. Siamo aperti a proposte. Ma non può diventare un grimaldello”, risponde il ministro esponente di Fratelli d’Italia. Che poi afferma: “I soccorsi in mare sono sempre garantiti. Se qualcuno pensa che ci sia volontà, colpa o dolo del governo nelle tragedie accadute si assuma la responsabilità di dire qualcosa fortemente diffamatorio”.