Capitale inaccessibile alle persone con disabilità, la denuncia del movimento ecologista

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L’inaccessibilità di Roma per le persone con disabilità, gli anziani e altri cittadini con difficoltà di mobilità è una costante. E’ la denuncia di Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, e Giuliana Salce, ex campionessa del mondo di marcia e attuale responsabile per il Lazio di Ecoitaliasolidale. Entambi non si limitano a un elenco delle carenze infrastrutturali, ma lancia un appello concreto all’amministrazione capitolina per trasformare la città in vista del Giubileo 2025.

Le sfide attuali

Roma, con le sue strade dissestate, i sampietrini mal mantenuti, le barriere architettoniche diffuse e il trasporto pubblico poco efficiente, risulta tutt’oggi ostile per chi vive con disabilità. Le criticità comprendono: marciapiedi impraticabili e difficoltà di accesso agli edifici pubblici; Ascensori e scale mobili delle metropolitane spesso fuori uso; mezzi pubblici inadeguati, con pedane guaste o assenti; parchi e spiagge poco attrezzati per le persone con mobilità ridotta.

“Strade e marciapiedi in pessime condizioni, sampietrini senza manutenzione, pedane dei mezzi di trasporto pubblico mal funzionanti, ascensori delle stazioni metro in molti casi fuori servizio, esercizi pubblici con barriere architettoniche, parchi e ville poco attrezzati, e spiagge prive di adeguate strutture per sportivi paralimpici” sottolineano.

Un’opportunità con il Giubileo 2025

Il Giubileo rappresenta una possibilità unica per rinnovare la città e affrontare seriamente il problema delle barriere architettoniche. Secondo Benvenuti e Salce, non bastano più parole o promesse: è necessario un piano operativo concreto che includa: Manutenzione e riqualificazione delle infrastrutture; Adeguamento dei trasporti pubblici; creazione di percorsi accessibili nei principali luoghi di interesse; collaborazione con associazioni locali per garantire che le esigenze delle persone con disabilità siano effettivamente ascoltate.

La Capitale è tutto questo e molto altro ancora Il prossimo anno, con l’avvicinarsi del Giubileo 2025, non possiamo più permetterci questa situazione. Il Giubileo rappresenta un’occasione straordinaria per trasformare Roma in una città realmente inclusiva e accessibile, non solo per i cittadini, ma anche per i milioni di pellegrini e turisti che la visiteranno. È un’opportunità che l’amministrazione comunale deve cogliere con interventi concreti e duraturi, ascoltando le istanze dei cittadini e delle associazioni che quotidianamente si battono per una città senza barriere”, sottolineano.

Un modello di civiltà e inclusività

L’invito rivolto al Sindaco Gualtieri è chiaro: fare di Roma un esempio di accoglienza e civiltà per tutto il mondo, sfruttando il Giubileo come catalizzatore per interventi strutturali e culturali. Come sottolineano i promotori dell’iniziativa, non si tratta solo di un dovere morale, ma anche di un’opportunità per migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini e i visitatori della Capitale. Un monito e un incoraggiamento a trasformare una situazione critica in un’occasione di progresso e inclusione.

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Piano operativo chiaro

“Non servono convegni o dichiarazioni nella giornata di oggi,  ma un piano operativo chiaro: manutenzione delle infrastrutture, rimozione delle barriere architettoniche, adeguamento dei trasporti pubblici e un’attenzione particolare a percorsi accessibili nei luoghi simbolo della città. Roma deve diventare un modello di accoglienza e civiltà, anche in vista delle esigenze degli atleti paralimpici e di tutti coloro che vivono con disabilità.”

Impegni concreti

“Chiediamo al Sindaco Gualtieri e all’Amministrazione Capitolina di assumere impegni concreti e di avviare un dialogo costruttivo con le associazioni del territorio. Il Giubileo può e deve essere il punto di svolta per fare di Roma una Capitale veramente inclusiva”