Capitano Ultimo ricorda Borsellino: “Lui e Falcone lasciati soli da chi doveva proteggerli”

Borsellino

“19 luglio 1992, la mafia di Riina uccide Paolo Borsellino e 5 Agenti della scorta. Oggi nessuno parla di quelli che lo hanno lasciato solo e di quelli che avevano il dovere di proteggerlo e non lo hanno fatto. Come per Falcone. Li portiamo nel cuore”. Lo scrive su Facebook il colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo.

Il fratello di Borsellino a via d’Amelio: “Quante ipocrite esternazioni”

“Dal 2007 vengo qui in via d’Amelio per impedire che ipocrite esternazioni e dichiarazioni di rappresentanti delle Istituzioni e le loro corone di alloro. Li vedevo come avvoltoi che venivano su luogo strage per assicurarsi che Paolo fosse veramente morto e per mettere il sigillo sulla sua tomba”. A dirlo all’Adnkronos è Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice antimafia ucciso da Cosa nostra nella strage di via d’Amelio.

“Oggi le Istituzioni non vengono più – ha aggiunto -, hanno paura di un’agenda rossa sollevata in alto, forse perché ricorda loro un peccato quasi originale di questi ultimi 30 anni della nostra Repubblica. Vengono il 23 maggio quando sanno che non siamo qui con le nostre agende rosse”.

I funzionari di polizia: “L’emergenza Covid favorisce la mafia”

“A 29 anni dalla morte di Paolo Borsellino e degli agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, riteniamo importante ricordare un concetto che Borsellino ha più volte ripetuto e che rimane più che mai attuale: la necessità di non concedersi pause nella lotta alla mafia pena il rischio di ritrovarsi al punto di partenza”. Lo dice in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti.

“La straordinaria emergenza sanitaria che ormai da tempo stiamo vivendo – spiega – non solo rappresenta una ghiotta occasione per le organizzazioni mafiose per inquinare l’economia sana del nostro Paese ma rischia anche di mettere in secondo piano quella azione di educazione alla legalità ed al riscatto morale che il magistrato riteneva condizione indispensabile per sconfiggere ‘il puzzo del compromesso e della complicità'”.

“Accogliamo con soddisfazione e condividiamo il pensiero del Presidente del Parlamento Europeo che ha sottolineato la necessità di una azione unitaria in ambito europeo per la lotta alle organizzazioni mafiose – aggiunge – Le migliori risorse investigative delle diverse forze di Polizia sono infatti da tempo impegnate oltre a contrastare i rischi connessi a forme di usura e di sciacallaggio nei confronti di aziende ed imprenditori, a far sì che gli importanti aiuti economici previsti per il nostro paese non finiscano nelle mani sbagliate. Continuare senza incertezze e senza sosta la lotta a tutte le mafie è l’unico modo per rendere omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e dei nostri colleghi caduti insieme a lui in una missione che oggi è affidata ad ognuno e ciascuno di noi”.