Capone (Ugl) al ministro Orlando: “Prorogare il blocco dei licenziamenti per il 2021”

L’Ugl incontra il ministro del Lavoro. “L’incontro con il Ministro Orlando è un’occasione preziosa per un confronto proficuo sui dossier più importanti”. Lo dice il leader Ugl, Paolo Capone al termine dell’incontro con il neo ministro del Lavoro. “Un’occasione preziosa per un confronto proficuo sui dossier più importanti. Come sindacato Ugl riteniamo essenziale procedere secondo la doppia logica del Qui e ora, con riferimento alle risposte di carattere emergenziale necessarie per affrontare la crisi sanitaria ed economica. E quella della Next Generation, per quanto riguarda l’adozione di misure strutturali volte a sciogliere i principali nodi che rallentano il Paese.
Ristori finora parziali e insufficienti
Fondamentale, pertanto, l’estensione del blocco dei licenziamenti per tutto il 2021, accompagnata da una riforma degli ammortizzatori sociali che sia basata sulla riduzione degli adempimenti burocratici e su un programma di formazione e riqualificazione del personale beneficiario. Che sia in linea con le tematiche della digitalizzazione, della riconversione ambientale ed energetica e del potenziamento delle competenze trasversali”, spiega in una nota. “Occorre, peraltro, a sostegno di determinate categorie di lavoratori dal momento che i ristori sono stati molto parziali e insufficienti. E’ opportuno, inoltre, introdurreper scongiurare il ritorno della legge Fornero a partire dal 31 dicembre 202”, ha chiesto ancora l’Ugl.

L’Ugl: è ora di attivare la partecipazione dei lavoratori
Ma non solo. “Per tutelare i livelli occupazionali, dunque, è necessario ridefinire le attuali relazioni sindacali, riformando la contrattazione collettiva per dare un ruolo determinante ai contratti aziendali in attuazione dell’art. 46 della Costituzione. Il quale prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell’impresa”, ha concluso Capone. Ma il sindacato nazionale è intervneuto anche sul Campidoglio. “Constatiamo per l’ennesima volta come questa giunta capitolina non sia in grado di gestire neanche le risorse già a disposizione del Comune”. Così Ermenegildo Rossi, Segretario Ugl di Roma e Provincia.
E sul reddito di cittadinanza c’è qualcosa da dire e da fare
“A Roma abbiamo un esercito di 18.000 percettori di reddito di cittadinanza che hanno dichiarato di essere disponibili a svolgere lavori di pubblica utilità e in un anno sono stati avviati solo 12 progetti. Un’occasione sprecata visto che i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno firmato il patto del lavoro sarebbero obbligati a svolgere i Puc (Progetti utili alla collettività, ndr) per almeno 8 ore settimanali per non perdere il sussidio”. “I progetti, vista anche l’estrema necessità che la Capitale ha di lavori di decoro urbano e assistenza, non mancano di certo, ma le associazioni che si sono proposte lamentano spesso la mancata comunicazione dei nominativi da parte dei centri per l’impiego”.
“Ci chiediamo perché la giunta non spinga per far partire questi progetti, mentre in molte città del Sud Italia i Puc sono una realtà attiva e molto apprezzata dalla popolazione. Con che coraggio la Sindaca Raggi chiede più poteri per Roma quando non è in grado di gestire neanche le opportunità che sono già presenti?”, conclude Rossi.