Nemmeno Cristoforo Colombo si salva dalla furia iconoclasta dei politicamente corretti della sinistra americana. Pochi giorni fa manifestanti estremisti hanno divelto la statua di Cristoforo Colombo a Baltimora, sulla costa est degli Stati Uniti. In quello che è solo l’ultimo episodio della campagna per abbattere statue e monumenti considerati “razzisti” o “imperialisti” nell’ambito delle proteste iniziate a fine maggio dopo l’uccisione dell’afroamericano George Floyd durante un fermo di polizia a Minneapolis.
Colombo considerato un “invasore” dalla sinistra Usa
L’episodio è opera della sinistra americana per scatenare una campagna contro il presidente Trump, la cui vittoria non hanno ancora digerita, e non certo per onorare l’ucciso. Le immagini pubblicate dal quotidiano Usa Baltimore Sun mostrano alcune persone rovesciare la statua del navigatore genovese, da loro considerato un colonizzatore e uno sterminatore di nativi americani, con l’aiuto di corde nel quartiere di Little Italy. Successivamente i facinorosi hanno gettato la statua nelle acque del porto.
Capone: un abbraccio ai nostri compatrioti
Il segretario generale del sindacato nazionale Ugl Paolo Capone da Roma ha mandato un messaggio ai nostri compatrioti oltreoceano. “Sono veramente addolorato per quanto accaduto a Baltimora. Dove alcuni facinorosi hanno rovesciato la statua di Cristoforo Colombo. E poi l’hanno trascinata fino al porto e poi gettata in acqua. A prescindere della figura storica di Colombo, la sua statua è il simbolo della Piccola Italia, celebre quartiere di Baltimora. Inoltre lo sfregio alla statua è uno sfregio agli italiani”.
L’Ugl condanna questi atti di intolleranza
Dalla sede dell’Unione generale del Lavoro di Roma, Capone ha aggiunto: “Non solo: ai discendenti degli italiani, all’italianità di cui è impregnata la città del Maryland. Proprio nel vivo ricordo dell’intensa emozione provata nella Piccola Italia di Baltimora, condanno con tutte le mie forze il brutto episodio. E e mi stringo – ha proseguito Capone – insieme alla Consulta Estero dell’Ugl, in un forte abbraccio ai fratelli italiani del Maryland e di tutti gli Stati Uniti”.