Carabinieri: l’Arma festeggia i 102 anni del vice brigadiere Mario Furnari. Fu agli ordini di Dalla Chiesa

Dalla Chiesa, Mario Furnari

“Tanti auguri al Vice Brigadiere dei Carabinieri in congedo Mario Furnari che ha festeggiato, in ottima forma, i suoi 102 anni. Mario, classe 1920, di Enna, si arruola nell’Arma nel gennaio 1939, quando la II Guerra Mondiale, a cui prenderà parte, sta per scoppiare in Europa”. Li scrive la pagina social dei Carabinieri.
“Dopo un anno di prigionia in Germania – scrive il post dedicato a Mario Furnari – torna nella sua Sicilia, agli ordini dell’allora Capitano Carlo Alberto dalla Chiesa, per contrastare il banditismo. Ora vive serenamente a L’Aquila, dove ha ricevuto la visita del Comandante Provinciale dell’Arma che gli ha consegnato la lettera di auguri e un dono da parte del Comandante Generale dei Carabinieri Teo Luzi”.

All’Aquila gli anni della pensione

«Agli ordini dell’allora Capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa – raccontò al giornale dell’Arma – partecipo a numerose e pericolose operazioni contro il banditismo, uscendo illeso da due scontri a fuoco avvenuti nella “Piana del Re” e “Ponte Cimino”. Nel 1956 vengo trasferito in Abruzzo dove presto servizio prima alla stazione di San Demetrio ne’ Vestini e poi a Popoli fino alla data del congedo, 10 luglio 1975.  L’Aquila, è stata scelta per trascorrere in serenità gli anni della mia pensione, insieme a mia moglie Elia, i figli Sabatino e Rosa Maria e le mie due amate nipotine, Stella ed Eleonora».

Mario Furnari e il ricordo di Dalla Chiesa e Giuseppe Fava

“Della Sicilia”, disse in un’intervista al Fatto quotidiano in occasione dei suoi cento anni, “ricordo in particolare due grandi uomini, tutti e due miei coetanei, tutti e due uccisi dalla mafia: il capitano Carlo Alberto dalla Chiesa di cui fui agli ordini a Corleone per un anno, e Giuseppe Fava. Fava lo conobbi a Siracusa, giocavamo insieme a carte, eravamo due scapoloni. Qualche anno fa ho incontrato a Pescara il figlio Claudio, e gli ho ricordato suo padre che viaggiava in motorino. Indimenticabili quegli anni”.